Il nuovo DPCM salva e tutela la continuità educativa dei servizi legati alla Prima Infanzia, della Scuola Primaria e delle Medie (la prima media per le zone rosse) e purtroppo sacrifica invece il mondo adolescenziale a cui va il nostro pensiero ora, perché dovremmo chiederci tutti: “come potranno sentirsi gli adolescenti rifiutati dal sistema in presenza?”. Alle famiglie che ci chiedono- se continuare comunque in questi giorni un po’ difficili per tutti- oppure tenere i bambini a casa rispondiamo a gran voce: la continuità educativa è fondamentale in questo momento così delicato come quello che stiamo vivendo. Se possibile mantenete i bambini al nido e nelle varie Scuole dell’Infanzia perché i piccoli hanno bisogno del loro punto di riferimento. Hanno bisogno di giocare e fare esperienze di gioco pensate e create ad hoc secondo le loro specifiche esigenze, di imparare cose e canzoni nuove. I bambini hanno bisogno dell’idea di gruppo: è questa la vera ricchezza delle realtà educative con le quali lavoriamo nel quotidiano. Mediante il gruppo o la bolla (come viene chiamata ora) i piccoli hanno la possibilità di sperimentare ogni giorno nuove relazioni e contatti, imparando col tempo ad acquisire dei legami, un’esperienza formativa di crescita ben diversa dalla dimensione individuale della casa e del rapporto esclusivo con le figure genitoriali.