AI NIDI E ALLE SCUOLE D’INFANZIA:
Proponiamo percorsi di formazione e supervisione condividendo con l’équipe educativa criticita’ e spazi di rinnovamento. A seconda delle esigenze di ogni struttura, adattiamo le soluzioni piu’ indicate. Le consulenze possono essere sul campo e per le scuole all’ estero via skype.
ALLE AZIENDE:
MammeCheFatica non è solo un blog, ma anche un progetto concreto che entra nelle aziende come strumento di sostegno alla genitorialità nelle diverse fasi del ciclo di vita. Infatti in questo momento di profonda crisi, non solo economica, ma anche etica, i valori vengono meno provocando spesso una sensazione di disorientamento e di solitudine. Per questo motivo proponiamo alle aziende dei moduli di incontri di gruppo rivolti ai dipendenti. I temi affrontati riguardano la genitorialità e le fatiche di crescere dei figli nel mondo di oggi.
La nostra mission è favorire la conciliazione lavoro-famiglia e dunque il benessere dei lavoratori attraverso dei servizi di welfare poco dispendiosi. Gli incontri, di tipo pratico e interattivo, hanno come obiettivo quello di potenziare le competenze genitoriali già presenti nei partecipanti a partire da una condivisione di timori, ansie e fatiche. Il riferimento teorico a cui attingiamo sono le teorie psicoanalitiche di Winnicott, Freud, Bion e le importanti acquisizioni dell’Infant observation e dell’ Infant research applicate alla quotidiana relazione genitori-figli.
Inoltre ci riserviamo di valutare con interesse le nuove collaborazioni rispettando la totale libertà ed indipendenza dei nostri contenuti.
AI LETTORI:
Rispondiamo ad ogni vostra domanda, o almeno ci proviamo! Partendo però dal presupposto che nessuno ha la soluzione pronta, né la bacchetta magica che fa miracoli. Tuttavia riteniamo che ragionando insieme si possano cercare le risposte più adatte in quel momento a quella determinata persona, con le sue caratteristiche e la sua storia personale che è sempre diversa da quella degli altri e dunque non generalizzabile.
Inoltre siamo contattabili per offrire delle consulenze:
• pedagogiche (individuali o di gruppo) a genitori, educatrici e imprenditrici che vogliano aprire una struttura per l’infanzia
• psicologiche rivolte a genitori in difficoltà e a bambini dagli zero ai 12 anni per affrontare insieme piccoli ostacoli che si presentano durante la crescita (nel sonno, nell’alimentazione, nel linguaggio, nel distacco dai genitori, a scuola..)
New entry: siete un gruppo di mamme/papà, desiderose di affrontare un argomento particolare riguardante la crescita dei vostri figli? Vorreste discuterne con noi in modo aperto ed informale? Siete però stanche e non volete muovervi da casa? Tranquilli: MammeCheFatica@home verrà a casa vostra per una piacevole discussione psicoeducativa. Per ora accettiamo prenotazioni su Milano e Roma… Passaparola!!
Per maggiori informazioni scrivete a: info@mammechefatica.it
Da quest’anno gestiamo anche il 1°Cobaby d’Italia presso Piano C, in Via Simone D’Orsenigo, Milano.
Infine ricordatevi sempre di controllare il calendario dei nostri prossimi eventi!
ciao ho una domanda per voi la mia bimba di due anni si addormenta da sola nel suo lettino ma poi nel cuore della notte si sveglia e non c’è verso vuole venire nel lettone ….come faccio a convincerla magari che sarebbe bello dormire ogni tanto nel suo lettino!!!grazie
Cara Baby,
tentiamo di dare una risposta, pur sapendo che non sarà miracolosa! Bisogna capire innanzitutto se succede ogni notte o solo quando dorme di più nel pomeriggio. Poi serve analizzare il tipo di pianto: è spaventata e sembra inconsolabile? Se sì, potrebbe essere solo un incubo. Altrimenti hai provato con una piccola lucina sempre accessa ed un morbido peluche pronti ad offrire sicurezza anche nel cuore della notte?
ma i bimbi iniziano a sognare da quando???il letto è invaso da pupazzi però la lucina è una buona idea provo,grazie !
I bambini hanno un’attività onirica sin da piccolissimi, tuttavia prima dei tre anni è difficile che si ricordino sogni e incubi e che siano in grado di raccontarli. Per essere più precise, recenti ricerche hanno dimostrato che già dall’ottava settimana di gestazione il feto nell’utero materno presenta un’attività cerebrale nel sonno!
Facci sapere come funziona con la lucina!
domanda temo irrisolvibile… noi sognamo cose che conosciamo, elaborazioni del nst quotidiano, cosa sogna un neonato che nn vede a più di 20 cm e nn ha esperienze di vita? 🙂
Gentile Alberto, pare che i neonati sognino tracce di immagini o di sensazioni (incomplete) che hanno vissuto durante la giornata. Ad esempio, le ricerche dimostrano che potrebbe essere riprodotta nel sonno del piccolo la sensazione di “abbandono” sperimentata dall’improvvisa assenza della madre. Questo può essere considerato un esempio di esperienza di vita! Grazie e a presto
Ciao sono la mamma di due bimbi Luca di 9 e Marco di 6. Il problema che opprime di più me e mio marito è la conflittualità continua e irrisolvibile tra loro due. Il più grande soffre di una gelosia disperata e dichiarata nei confronti del più piccolo, a volte del tutto gratuita a volte giustificata dal fatto che per carattere modo di porsi e atteggiamenti il più piccolo risulta più dolce e simpatico del più grande. Per questo motivo il risentimento cresce quotidianamente ed è davvero difficile per noi affrontare con calma situazioni di aggressività e indisponenza continue e gratuite. In cuor mio speravo che crescendo entrambi, le cose sarebbero migliorate e che, piuttosto che due rivali, diventassero due amici, ma mi sbagliavo anzi, le cose si stanno complicando perché oggi diventa sempre più difficile portarli al ragionamento e alla soluzione pacifica. Vi prego datemi un suggerimento per tentare di risolvere la situazione.
Cara Sara, nulla è irrisolvibile. E’ vero che ai nostri occhi possono sembrare già grandi, in realtà i tuoi figli sono solo alle elementari. Questo significa che c’è ancora il giusto margine per recuperare e migliorare il rapporto tra fratelli. Sappiamo quanto sia difficile e faticoso contenere i capricci, i litigi e le gelosie, ma dalle tue parole si intuisce un’attenzione e una sensibilità importante al benessere dei tuoi bambini e della famiglia in generale. questa consapevolezza è già un passo importante. Ti suggeriamo di differenziare con chiarezza i ruoli dei due figli affidando piccoli “compiti” e “responsabilità” diverse in base alla loro età e alla loro personalità.
Forse ci sarebbe da approfondire il significato della gelosia di Luca: cosa vorrà dire alla mamma e al papà con il suo comportamento indisponente e aggressivo? Per ulteriori approfondimenti rimaniamo a disposizione con i nostri colloqui privati. In ogni caso facci sapere come va. Sii fiduciosa!
Salve, complimenti per il sito, davvero utile e piacevole. Avrei bisogno di un consiglio: ho 2 figli di 10 e 8 anni molto legati ad una mia “ex pseudo amica senza figli ” mia coetanea. I rapporti tra noi due si sono interrotti per una mia decisione che reputo saggia, onesta e lungimirante, ora i miei figli mi chiedono di “diventare nuovamente amica”. Sono piccoli e non posso spiegare loro i dettagli e i motivi che mi hanno spinto ad allontanare la mia amica ( l’ho fatto anche per una forma di protezione dei valori e dei principi in cui credo e ai quali mi ispiro per educare i miei figli) ma cosa posso dire per evitare che, come stamattina, mio figlio mi dica: ” mamma, non devi essere cattiva altrimenti resti sola e poi lo dici anche tu che bisogna perdonare!!!”. VI PREGO DI AIUTARMI ,GRAZIE PER LA DISPONIBILITA’.
Grazie Bianca, i vostri complimenti sono sempre molto graditi!
I bambini sono molto sensibili agli umori materni e forse in qualche modo percepiscono la stessa delusione/rabbia/gelosia che intuiamo noi dal tuo commento. Hai preso una saggia decisione per proteggere i tuoi figli, dunque, non avere rimpianti. Ai bambini potresti spiegare con parole molto semplici che delle volte anche i grandi litigano e non vanno tanto d’accordo, ma questo non vuol dire che la tua pseudo amica non voglia loro più bene. Nè tanto meno si può escludere che un domani possiate tornare amiche. I tuoi figli non si devono preoccpuare, la loro mamma è grande e forte e non rischia di rimanere da sola.
Facci sapere
GRAZIE. La risposta e’ stata esauriente ed illuminante.
Grazie anche a Donna moderna che mi ha ha permesso di conoscere questo sito. D’ora in poi lo terr0′ sempre di vista, peccato solo che abito in una zona dove le iniziative culturali e ricreative per i bambini sono quasi o del tutto inesistenti. GRAZIE ANCORA E A PRESTO
Ciao Sono una mamma in un momento molto duro..
vivo a Torino , le cose non vanno bene con mio marito e il mio piccolo di 4 anni e mezzo sta frequentando qua la materna. Io sono di Milano che ho lasciato a malincuore…ma che vorrei tornare ad abitare , magari facendogli fare le elementari qui…
L’idea è quella di avere un piccolo appoggio di casa a Milano e portarlo più spesso a trovare cuginetto e zie e vivere questa città…dato che dovrà abitarla.. Al momento però mi sento molto sola e non so da cosa partire e da chi. Tra un mesetto avrò un appartamentino in affitto a Milano , per venirci per le mie cose (dato che spesso faccio avanti ed indietro da torino) e ogni tanto lo porterò per fare un piccolo inserimento graduale…Stiamo avviando le pratiche di separazione..lui al momento credo non capisca molto anche se vede freddezza , io mi sento in colpa e male ma continuo ad ammalarmi e a febbraio ho fatto anche un intervento al cuore che mi ha portato a dire basta. Con il papà ci sarebbe anche un buon rapporto ma non so come fare per il trasferimento , a livello psicologico e di amicizie. Mio figlio è socievole e sensibile.
Grazie a tutti. lisa
Cara Lisa,
grazie per la fiducia, proviamo a ragionare insieme tenendo a mente gli aspetti pratici logistici ma anche e in particolare quelli psicologici che forse in una fase transitoria come quella che stai vivendo sono gli aspetti che ci fanno più paura e che temiamo maggiormente.
– Va bene l’inserimento graduale a Milano, sia per il piccolo che per te.
– Va bene l’introduzione di un nuovo ambiente e nuove persone che possono contribuire ad aiutarvi e trascorrere dei momenti positivi per questa nuova fase
– L’importante è spiegare al vostro bambino i cambiamenti e rassicurarlo sul fatto che potrà stare anche col suo papà (anche se immaginiamo che possa essere difficile da dire è giusto e fondamentale da spiegare)
– Soffermati sul bene che volete a lui, e che siete e sarete sempre per lui i suoi genitori.
– Mostratevi uniti come genitori,anche se non lo sarete più dal punto di vista sentimentale. Questa è la sensazione che deve percepire il bambino sempre e comunque per garantire a lui un futuro sereno.
Ti consigliamo Distacchi di J. Viorst (ed. frassinelli), sicure che lo apprezzerai anche tu.
Diceva il piccolo principe: essere uomo significa,precisamente,essere resonsabile.
Per ulteriori dettagli o consulenze scrivici sulla mail privata a: info@mammechefatica.it
Forza Lisa,
a presto.
Si non è che mi servissero libri dato che ne ho letti almeno 10 e sono un ex educatrice..
io parlavo di rete e di aiuti..
sul come dirlo le cose e i metodi son sempre quelli e ci concordano tutti..
cmq grazie
Cara Annalisa la rete e gli aiuti li costruirai col tempo, ogni volta che verrai a Milano,aggiungerai un pezzetto in più, anche mediante la nuova scuola di tuo figlio, potrai trovare e conoscere altre mamme, confrontarti e far nascere nuove possibilità ad esempio.
Il libro di cui parlavamo è solo uno strumento in più per ritrovarsi.
a presto.
Buonasera, la mia bimba ha2anni e mezzo e da un mese circa abbiamo tolto pannolino. Per a pipi,a parte qualche incidente iniziale nessuno problema,x la cacca non c è verso. Per3volte di fila l ha fatt di sua spontanea volontà nel water,dopo di che nemmeno avverte più che deve farla. La fa nelle mutande senza dire nulla. Ultimamente anche per fare pipi fa storie,ma Aja fine la fa sempre nel water-lei non dico che le scappa,sono io che ogni tot la porto al bagno. Non so se abbia paura o cosa,lei non mi dice nulla. Però so che trattiene la cacca fino a che può pur di non farla nel water. Provato tutto,regali,premi,pazienza,sgridate…non funziona nulla. La lascio anche sporca un bel po prima di cambiarla,a lei da fastidio ma la volta dopo non cambia nulla. Che devo fare? Purtropp sto perdendo sempre più spesso la pazienza.
Grazie
Elena
Buonasera Elena,
prima cosa: non perdere la pazienza. In questi casi e’fondamentale. La tua bimba deve percepire sicurezza e rassicurazione, al contrario se avverte nervosismo e tensione da parte tua,si innervosisce anche lei. Ci vuole tempo perché si abitui e accetti di fare la cacca nel water.
Prova a non stressarla troppo così si rilassa e torna presto ad affrontare la pupu’ nel water.
Facci sapere e forza!