Raccontare favole ai piccoli: ecco perché

 

Raccontare favole ai bambini fin da piccoli si sa è da sempre un mestiere antico e molto suggestivo. Se per l’adulto può essere solo un semplice modo per addormentare o intrattenere il bambino,  per quest’ultimo invece rappresenta qualcosa di più: è una preziosa possibilità per apprendere, ampliare la propria visione,costruire mondi nuovi ma soprattutto imparare a farsi delle domande. Non sottovalutate mai la possibilità di momenti come questi dove non è solo il racconto della favola in sé ma anche ovviamente la magia dell’incontro e  della relazione adulto-bambino. La lettura e il racconto di favole può avvenire in tanti momenti della giornata: anche al mattino presto, o nei lunghi pomeriggi invernali che ci attendono così come rituale prima di andare a letto. Iniziate fin dai primi mesi ad abituare il piccolo alla vostra voce narrante, ai suoni e alle pause. Iniziate a sorprenderli ed incantarli per fare in modo che possano poi nel tempo apprezzare e mantenere il rapporto con la lettura. “La favola è il luogo di tutte le ipotesi” diceva G.Rodari. Sta a noi adulti offrire momenti di scambio attraverso il racconto, ponendo l’interazione al centro. Dedicarvi del tempo ma soprattutto tanta cura: dal modo in cui apriamo il libro, al tono della nostra voce che deve incantare ma anche saper produrre continui significati.

Ovvio a seconda dell’età è bene diversificare le esigenze e le aspettative.

  • Ai piccolissimi occorre un momento veloce ma intenso con voce che produce e alterna contrasti e rumori (meglio se seduti accanto o in braccio)
  • Ai più grandi invece è opportuno un momento più lungo e articolato che preveda dopo anche delle domande ‘aperte’ a cui rispondere insieme oppure perché no, inventare poi un disegno che permetta la rielaborazione dell’ascolto
  • Di questo e altro ancora ne parleremo prestissimo con Babalibri Edizioni!   Non sveliamo altro!!!!!!

 

 

“Forza, vestiti: è tardi!”

“Quante volte vi sentiamo pronunciare queste frasi la mattina presto! Siamo d’accordo, anzi d’accordissimo, sul fatto di aiutare i bambini a fare da soli (seguendo il motto montessoriano) ma questo è valido nel momento in cui predisponiamo per tempo tutto il necessario e li prepariamo a svolgere in autonomia le prime mansioni. Non possiamo pretendere che si vestano in due minuti e che scelgano dall’armadio i vestiti (altrimenti qualcuno sceglierebbe il costume da bagno o il tutù da ballerina anche in pieno inverno!). Vi consigliamo di preparare con loro i vestiti la sera prima per iniziare a responsabilizzarli e far capire loro dove posizionarli. (se i bambini sono piccoli è bene utilizzare una cesta o un contenitore sistemato vicino al letto in modo che possano prendere i vestiti scelti da soli). L’ esperienza del vestirsi da soli fin da piccoli è una delle prime conquiste. Aiuta a gestire la frustrazione e migliora il senso pratico e organizzativo. È ovvio che se li vastissimo noi faremmo prima, ma crediamo sia giusto lasciar loro uno spazio d’autonomia fin dai 15-24 mesi per far capire loro come si fa e poter imitare nel tempo.

Forzaaa che è tardi!