Non mi ascolta!

“Non mi ascolta mai” è una delle frasi genitoriali classiche utilizzate non solo per gli adolescenti ma anche per i piccoli!. Quando un bambino non ascolta, o meglio fa finta di non ascoltare fermiamoci e chiediamoci: come poter cambiare la modalità comunicativa? Come trovare insieme un nuovo modo di farsi ascoltare e collaborare per uno scopo comune? E il tono della vostra voce come è? È noioso ripetitivo o interessante? Questo solo per provare ogni tanto a mettersi nei loro panni e alla loro altezza. Il bambino piccolo è in crescita e per farlo ha bisogno di spazio e di nuove sfide, quindi molto spesso non ha tempo di ascoltare i genitori perché troppo coinvolto a fare altro. Se però è il genitore ad approcciarsi in un modo nuovo ecco che l’attenzione magicamente ritorna! Provate a comunicare giocando e vedrete che i bambini vi cercheranno per ripetere all’infinito quel gesto/azione appena fatta, e tutto sarà leggermente più semplice. Provate.

 

Dove è bello viaggiare in famiglia..

 

Dalle mail private che stiamo ricevendo abbiamo fatto una top 10 dei luoghi migliori dove viaggiare con l’intera famiglia. Sappiamo che non sempre c’è una certa ospitalità riservata ai bambini nè un’adeguata cura per questi. In alcuni paesi c’è un’attenzione particolare, in altri meno..anzi quasi i bimbi sono mal visti..mah?!!?

Ecco la lista..che ne pensate??

1. Corsica

2. Grecia

3. Sicilia

4.Scandinavia

5.Spagna

6.Francia

7. Toscana

8. Riviera Romagnola

9. Croazia

10. Canada (che coraggio Mamma Carlotta affrontare un viaggio così lungo con Licia!!?)

Teniamo in mente queste mete per l’anno prossimo!!!! p.s.: Grazie alle nostre mamme (e papà) follower che ci tengono compagnia anche in vacanza!!

 

Come capire se mio figlio è iperattivo? (parte I)

 

La diagnosi di iperattività, emessa non prima dei 7 anni, naturalmente tocca ad un esperto (psicologo o neuropsichiatra infantile). Il genitore tuttavia può capire se i suoi timori sono fondati o no e dunque procedere con una valutazione psicodiagnostica affidando il proprio bambino nelle mani di un professionista. L’iperattività non è solo una questione di vivacità, ma è un disturbo dall’esordio precoce (intorno ai 5 anni) caratterizzato da una tendenza a cambiare di continuo attività senza terminarla mostrando quindi un’incapacità a perseverare in quei compiti che implicano un impegno cognitivo. I bambini iperattivi inoltre spesso mettono in atto azioni poco regolate ed organizzate caratterizzate da impulsività e imprudenza. Più che disobbedienti si può dire che non si soffermino abbastanza prima di commettere una qualche infrazione perciò vengono spesso ripresi. Per queste caratteristiche vengono talvolta isolati dai loro coetanei, cosa che non fa che peggiorare la loro giò scarsa autostima.

 

“Perchè con me fa così?”…

 

“Perché con me si comporta così?” ci chiedono molte mamme e genitori in generale..

Mammechefatica prova a rispondere dicendo in primis che i bambini nella fase compresa tra i 24 e 36 mesi fanno molti capricci con la mamma e il papà piuttosto che con altre persone; perché ovviamente si sentono più a loro agio e in grado di chiedere e insistere su ogni cosa.

Il papà e la mamma soprattutto sono presi di mira poiché rispetto alle altre figure che ruotano attorno alla vita sociale del bambino generano amore incondizionato e quindi ovviamente ci sono sempre..anche, se quando necessario, è importante offrire al bambino dei confini e dei limiti chiari e precisi.

Anche se si tratta di bambini piccoli è bene non tralasciare l’aspetto comunicativo: parliamo sempre in modo semplice e chiaro e spieghiamo loro che siamo preoccupati per tutti i capricci e le richieste d’attenzione.

Coinvolgiamo anche i papà o le mamme in questione, per condividere anche i momenti di difficoltà.

 

Forza bimbi che manca poco…

 

Forza bimbi! manca poco alla fine di quest’anno…la stanchezza inizia a farsi sentire eh…

Mammechefatica invita i bambini più stanchi e insofferenti a creare un piccolo calendario, molto semplice, dove poter segnare con una matita o pennarello i giorni mancanti alla fine della scuola: si tratta di un piccolo rimedio per evitare le fatidiche lotte al mattino…

Se i bambini in questione non sanno ancora scrivere o leggere, basta sostituire alle lettere dei piccoli disegni semplicissimi, e nell’ultima casellina fare un disegno del mare, un castello di sabbia, e all’occorrenza inserire una PICCOLA sorpresa! (qualche gelatina di frutta o un cioccolatino ad esmpio).

Per i bambini alzarsi con un obiettivo sarà più semplice, e soprattutto si sposta l’attenzione dall’adulto (‘cattivo’ o ‘brutto’ perché ci sveglia) a quella del calendario…Provate e fateci sapere!