L’arrivo del secondo figlio è un’ulteriore esplosione di felicità: si rivivono momenti di gioia indescrivibile, anche se è sempre diverso. Non solo perché i figli sono diversi, ma anche perché i genitori stessi sono diversi. Cambiati, cresciuti, più consapevoli e sicuri di sé. La famiglia si allarga e l ‘affetto, invece di dimezzarsi, si amplifica. Eppure non è così semplice la nascita di un secondo bambino. Subentrano le gelosie del primo e le conseguenti ansie dei genitori su come comportarsi. “Cosa posso fare per non far sentire ignorato il maggiore?” “Mi odierà perché tengo sempre in braccio il neonato?” oppure “Sarò una brava madre per tutte e due?”. Sono domande che più o meno si fanno tutti e scatenano grossi dubbi e sensi di colpa. MammeCheFatica suggerisce di contare sempre sul partner per dividersi i compiti e sostenersi l’un l’altro. E’ importante ritagliarsi degli spazi individuali con entrambi i figli e far sentire “speciale” con piccoli accorgimenti il più grande. Un’attività pensata solo per lui, una piccola sorpresa possono rendere più sereno il figlio maggiore sentendosi sempre nella mente di mamma e papà. I comportamenti di gelosia saranno comunque presenti, è normale, ma potranno essere più gestibili. In bocca a l lupo! E, per qualsiasi cosa, noi ci siamo!
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L’uso del water nei bambini piccoli..come fare?..
Trattiamo spesso questo argomento, ma viste le continue mail e consulenze su questa tematica, decidiamo di riproporvi qualche spunto.
In base a ciò che ci scrivete o raccontate osserviamo sempre una forte preoccupazione e ansia riguardo a questo problema. Invitiamo però i genitori coinvolti ad esserne consapevoli, altrimenti il rifiuto del vostro piccolo nei confronti del water aumenterà di conseguenza. I bambini piccoli, se percepiscono timore, paura e incertezza nell’adulto diventano insofferenti e in questo caso manifestano il disagio durante l’esperienza del water/riduttore. MammeCheFatica suggerisce quindi un atteggiamento più naturale e meno ansioso da parte delle figure adulte.
L’atto della pupù e della pipì deve diventare un gesto naturale come mangiare, piangere, dormire e giocare. Noi dobbiamo trasmettere questo messaggio in modo semplice e chiaro. Senza ricorrere a premi, minacce o punizioni.
Provate a portare dei libretti o un gioco in bagno per fare in modo che ‘l’attesa’ sia più piacevole. Lasciate il vostro bambino da solo in bagno con la porta aperta e rassicuratelo di tanto in tanto con la vostra voce.
Infine potete ascoltare insieme una canzone ad hoc intitolata “la cacca” inventata tanti anni fa da R.Piumini e musicata da G.Caviezel, ai bambini piace molto!
Mamma, inizio l’asilo nido! Distacco e altre preoccupazioni..
E’ vero che siamo a fine anno e che abbiamo in testa solo le vacanze estive, ma sappiamo bene che le mamme e i papà con i figli piccoli stanno invece già pensando all’inserimento al nido previsto a Settembre. Quindi MammeCheFatica ha organizzato un incontro per lunedì 9 Giugno sul tema del distacco, delle separazioni, per affrontare insieme i timori, i dubbi e le speranze di questo momento delicato.
Si tratta di un incontro aperto a tutti i genitori che a settembre inizieranno questa nuova avventura e desiderano affrontare insieme l’argomento in un clima informale e rassicurante. Come reagiremo a questa nuova esperienza? Quanto tempo ci vorrà? Come tollerare il pianto del mio bambino?
Ne discutiamo con: Anna Podestà, pedagogista e fondatrice Scuola Dadà &
Marta Stella Bruzzone, pedagogista e Sara Luna Bruzzone, psicologa infantile
(blogger di www.mammechefatica.it).
La prenotazione è obbligatoria all’indirizzo: info@mammechefatica.it. Ingresso 12 euro.
Lunedi 9 Giugno ore 18.00 presso Scuola Dadà, via G.Giacomo Mora11/a, Milano
L’incontro è aperto a tutti i genitori: gli asili saranno diversi, ma le preoccupazioni le stesse..vi aspettiamo!
#RM – “Come fare bene la nanna e imparare a dormire tutta la notte”
La pedagogista di MammeCheFatica, Mata Stella Bruzzone, aspetta tutti i genitori per un incontro sul tema della nanna. Si parlerà dell’addormentamento, del significato di alcune difficoltà del sonno e si troveranno assieme le strategie più adeguate per far dormire serenamente il proprio bambino. E’ necessaria la prenotazione. Non mancate!
I disturbi specifici dell’apprendimento (II parte)
Quali sono i primi segnali dell’insorgere di un DSA?
- omissioni di lettere o di parti di parole
- sintassi inadeguata
- scarsa abilità nell’uso di parole
- parole usate in modo inadeguato al contesto
- difficoltà ad imparare filastrocche o sequenze (giorni, mesi, alfabeto)
- sostituzioni delle lettere s/z, r/l, p/b
La diagnosi di dislessia e disortografia, tuttavia, non può essere fatta prima della fine della seconda elementare, mentre quella di discalculia prima della fine della terza elementare.
Cosa fare quando sorgono i primi dubbi? Rivolgersi ad uno specialista per fare una valutazione psicodiagnostica. In Lombardia c’è una legge che prevede che la diagnosi venga effettuata da strutture specialistiche in cui lavorino in sinergia neuropsichiatri infantili, logopedisti e psicologi (nel pubblico ci sono le UONPIA- Unità Operative di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza). Dopo la diagnosi viene rilasciata una certificazione che consenta al bambino di usufruire di aiuto a scuola. Seguirà una riablitazione logopedica (ed un eventuale sostegno psicologico) A seconda delle difficoltà riscontrate.
Non vogliamo creare allarmismi, è giusto però essere consapevoli della presenza di questi disturbi anche per intervenire il prima possibile! MammeCheFatica è a vostra disposizione!