Di asili ne conosciamo ormai parecchi in diverse parti d’Italia. L’aspetto interessante che osserviamo sempre è l’atteggiamento e il ruolo dell’educatrice; sembra uguale e invariato ovunque andiamo. L’educatrice è una figura molto importante all’interno del nido, anche se spesso è sottovalutata. Dovrebbe essere in grado di proporre, intuire e accogliere. Dovrebbe ancora prima essere in grado di osservare il rapporto e la relazione tra i genitori e i bambini, provando a capire senza giudicare (non è semplice né immediato). Desideriamo Educatrici curiose e mai sazie di imparare. Il nostro è un mestiere che può portare ad un forte senso di frustrazione, se non si compie la fatica quotidiana di modificare e introdurre qualche piccolo cambiamento che ci fa sentire un giorno diverso dall’altro. L’educatrice deve essere ben consapevole dei propri limiti e delle proprie responsabilità. Ma deve riuscire a “gettare un raggio di luce”, come direbbe la Montessori per illuminare tutti i suoi bambini e coglierne le potenzialità anche laddove vi sono delle difficoltà. L’educatrice non deve temere l’intrusione di altre figure professionali, anzi, deve utilizzarle per crescere e sentirsi più sicura e disinvolta, anche se, per esperienza, invitiamo a non sentirsi mai troppo sicure, ma a fare sempre spazio ai dubbi e alle criticità. Spesso osserviamo quanto sia difficile conservare l’entusiasmo per i bambini e le proposte educative. Ma la routine non deve togliere il sorriso e la capacità di giocare. Non deve annullare la nostra vivacità culturale e voglia di fare. Cercate, nonostante tutto, di mantenere quella freschezza dei primi tempi e di trovare nel tempo occhi e strumenti nuovi per rinascere ogni giorno, pur sapendo bene quanto sia difficile trovare un giusto equilibrio.
Vi aspettiamo come sempre per confronti e condivisioni. Buon lavoro!