MammeCheFatica sa che ogni genitore ha il suo stile educativo e non c’è niente di più sbagliato nel dire ad una mamma o ad un papà: “Si deve fare così..non fare così!”. Ci permettiamo però di rispondere agli interrogativi che spesso ci vengono posti da genitori, più o meno giovani, rispetto all’ utilità di dare delle punizioni o no. Dalla nostra esperienza abbiamo notato che i castighi servono a ben poco: i bambini tendono infatti a ripetere l’azione proibita, o perchè gli adulti non sono stati abbastanza coerenti ed efficaci, o perchè vogliono sfidarli e provocarli ancora di più. A seconda dell’età del bambino è importante spiegare con parole semplici perchè quella cosa non va fatta, con coerenza e chiarezza. La regola infine dev’essere condivisa non solo da Mamma e Papà, ma anche dai nonni e dalle baby-sitter. Forza genitori, se date il buon esempio, i vostri bambini vi seguiranno!
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“Come fare a..” ecco il quesito più difficile e interessante..
MammeCheFatica scrive il quesito più difficile e interessante a cui viene sottoposta quasi quotidianamente nei momenti di scambio e confronto aperto con i genitori: coloro che vediamo negli asili, coloro che conosciamo nelle consulenze individuali e quelli ‘sconosciuti’ a cui scriviamo via web.
Tutti voi, genitori di bambini piccolissimi,piccoli e pre-adolescenti ci ponete una domanda: “Come faccio a fare..?”…Noi di Mammechefatica rispondiamo, o meglio, ci proviamo insieme a voi. Ma prima di ipotizzare una qualsiasi risposta vi ricordiamo sempre che:
– Non esiste una bacchetta magica per risolvere i problemi
– I problemi e le difficoltà che ci sembrano insormontabili, col tempo e con un atteggiamento più consapevole (verso noi stessi,verso il bambino,verso il Problema) si possono superare tranquillamente
– Tutti, ma proprio tutti, abbiamo dei Problemi e dobbiamo riuscire nel tempo a conciliarci con essi e con i nostri limiti
I genitori di oggi non hanno tempo, vanno di fretta e vogliono risposte chiare, precise e possibilmente efficaci che cancellino immediatamente il problema del piccolo.
Ma questioni come l’aggressività, la paura,l’appetito, la gelosia, la rabbia… sono delle emozioni e come tali devono avere il tempo di essere elaborate da ciascun individuo.
Detto questo..si prova a contestualizzare il Problema, lo si affronta e possibilmente lo si ridimensiona.