Il mutismo selettivo (o elettivo) è un disturbo d’ansia che talvolta si sviluppa nei bambini che hanno una buona capacità linguistica, ma che non riescono a parlare in alcune situazioni sociali specifiche, come a scuola, ad esempio. I bambini, infatti, pur volendo parlare, non riescono perché bloccati da ansie e paure che nemmeno loro riescono a capire. In genere la diagnosi si fa dopo sei mesi continuativi di impossibilità a parlare in alcuni specifici contesti.
Da cosa dipende questa condizione? Da un disagio emotivo molto forte che necessita un intervento “di squadra” a scuola e a casa.
Cosa possono le maestre? Sicuramente non avere come primo obiettivo quello di far parlare il bambino, ma dargli tempo perchè possa sentirsi a suo agio in una situazione il più possibile distesa e familiare. Se il bambino sente l’ansia degli adulti la paura di deludere le loro aspettative non fa altro che aumentare il disagio e quindi il sintomo. Qualora il bambino dovesse parlare è importante fare finta di niente, non reagire come fosse una gran novità. Inoltre si possono mettere in atto delle strategie educative per favorire la comunicazione non verbale (uso di gesti e simboli) e per lavorare sul movimento e la corporeità per rinforzare l’autostima.
Cosa possono fare i genitori? Senz’altro provare a capire da cosa derivi l’ansia del figlio parlandone in modo empatico e sensibile, rinforzarlo e rassicurarlo, ma anche rivolgersi ad uno psicologo infantile che possa aiutare il bambino da un punto di vista professionale. I tempi per risolvere queste difficoltà possono essere lunghi, ma è necessario avere pazienza e fiducia nel bambino e nelle sue risorse. Come sempre prima si interviene, meglio è!
Siamo a disposizione per ulteriori suggerimenti a riguardo.