L’importanza di esprimere la propria creatività..

tavolozza“Si pensa che con un pennnello in mano un bambino impari a disegnare. Ma nel Closlieu, con un pennello in mano, il bambino, che sia di 3 o di 90 anni, impara ad essere”. Questa frase di Stern è riportata nella homepage del sito dell’ Atelier di pittura della nostra cara amica Elena Ghisolfi, che ha aperto questo spazio a Pantigliate (vicinissimo a Milano) dove “potersi immergere completamente nel colore” e nella fantasia.

L’Atelier o (Closieu) consiste in un luogo protetto e accogliente dove poter sfogare liberamente la propria creatività ed immaginazione con l’utilizzo della pittura. Secondo la filosofia del francese Arno Stern, in questo spazio libero si svolgono delle sedute di un’ora e mezza senza seguire temi prestabiliti, nè tanto meno vengono espressi giudizi o commenti sulle opere completate. L’obiettivo, al contrario, è quello di dipingere in piena libertà per far esprimere il proprio Sè più profondo ed autentico.

C’è la possibilità di fare degli incontri di prova gratuiti. Elena porpone anche un’ottima offerta per chi si iscrive ad Ottobre: la quota di iscrizione ed assicurativa, pari a 20€, è in omaggio!

Contatti:Piazza Comunale 2, Pantigliate (MI)

e-mail: info@atelierdipittura.it Tel: 029067601 Cell: 3703042137

Come “riempire” le lunghe giornate estive?

ESTATEMolti genitori si domandano come far passare velocemente senza noia queste lunghe giornate estive vacanziere. Premettendo che la sensazione di noia (a dispetto del senso comune) è in realtà un’ottima possibilità per far scaturire il pensiero, le idee, la fantasia..proviamo a pensare insieme a qualche attività diversa per organizzarsi la giornata.

Soprattutto se rimanete in città prima di partire è infatti importante offrire qualche stimolo divertente al proprio bambino, qualcosa di “artigianale”, fatto con il cuore, senza dover spendere per inutili e costosi regali. Ad esempio, organizzare una caccia al tesoro per la casa, un pigiama party con qualche amichetto, preparare la pizza o dei ghiaccioli potrebbero essere delle idee per tenerli lontani da tv e tablet. E che ne dite di una gita in biblioteca, al museo o in piscina? Ricordate che basta poco per far stare bene i bambini: create l’ “atmosfera giusta”, preparandoli ed entusiasmandoli con poco..questo è il bello dell’infanzia!

Buon divertimento!!

In viaggio mai senza..

 

Mammechefatica consiglia, per chi deve raggiungere mete lontane, di attrezzarsi con alcuni giochi che possono rivelarsi utili all’occorrenza.

Oltre a due/tre giochini piccoli e poco ingombranti si può optare per:

– fogli di carta/ grande foglio di carta da pacco sul quale disegnare durante i momenti di attesa e delle matite colorate (non sporcano rispetto ai pastelli o ai pennarelli)

– libretto di favole o storiella preferita

– un piccolo burattino o oggetto in grado di distrarci quando I bambini sono stanchi e insofferenti

– un vasetto di didò colorato o plastilina per fare dei piccoli serpenti o lumachine da animare

– Di solito i bambini in viaggio si trasformano in grandi osservatori: se sono in aereo,in macchina,in treno o in nave a loro piace tanto soffermarsi a guardare ciò che succeede. Se così non fosse, aiutateli e incuriositeli un po’ su ciò che stanno facendo.

– Tanta tanta pazienza da sfoderare e tirar fuori dal cilindro magico, quando tutte le risorse sembrano esaurite!

MammeCheFatica @RueDesEnfants

 

Il 5 giugno aspettiamo tantissimi bambini dalle 16.30  presso Rue Des Enfants a Milano con una divertente favola letta da Marta di Mammechefatica.it, una buona merenda di Terra e Farina, gli allestimenti di Graffite e la dolcezza di Bodibu! Ingresso libero.
Cosa aspettate?? Prenotate il vostro posto in prima fila entro lunedì 3 giugno sera!

info@ruedesenfants.it oppure 02- 8053653

MammeCheFatica @RueDesEnfants

Una scuola di mattoncini LEGO

 

Qualche giorno fa in Danimarca hanno annunciato l’apertura ad agosto di una scuola a Billund che unirà il sistema scolastico danese e la creatività della Lego, l’azienda dei famosi mattoncini colorati. L’ideatore di uno dei giochi più famosi al mondo, Kjeld Kirk Kristiansen, si augura che questa scuola possa fungere da esempio per altri istituti futuri e che la città possa diventare presto la capitale dei bambini. Il preside sarà il fisico inglese Richard Matthews che si propone di coordinare una scuola che stimoli un apprendimento incentrato sui quesiti, ma anche sul gioco, sulla fantasia e sulla musicalità.

Quando arriveranno anche in Italia progetti così??!

Aiuto! Mio figlio piccolo parla da solo…

 

Meno male!! vuol dire che sta giocando (il mestiere di ogni bambino sano) con la fantasia e la creatività. Se non si isola per troppo tempo, se quando lo chiamiamo col suo nome ci risponde o si volta e se instaura relazioni con adulti e altri bambini, non c’è proprio da preoccuparsi. Da piccoli i bambini devono avere la possibilità di imparare e sperimentarsi in uno spazio particolare, a metà tra fantasia e realtà: il cosiddetto: “spazio transizionale”. Il bambino è in grado di riconoscere, ad esempio, che il suo pupazzo a cui è così tanto è affezionato, è solo un peluche inanimato, ma in fantasia lo rassicura trattarlo come fosse vero.

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento sugggeriamo di leggere un classico dello psicoanalista inglese D. Winnicott: “Gioco e realtà”.

Perchè proporre il teatro ai nostri bambini?

 

Attraverso il teatro, non solo si gioca e ci si diverte, ma si impara ad esprimere le emozioni e a volare di fantasia (cosa che invece viene poco stimolata dai vari Nintendo e Ipad..). Inoltre la recitazione è un’attività utile per collaborare all’interno di un gruppo di bambini della stessa età, ma con caratteri e storie diverse. In una parola: aiuta a crescere!

In genere è consigliato alla Scuola d’Infanzia per lavorare sull’espressione corporea attraverso la musica e alla scuola Primaria per sperimentarsi nella recitazione vera e propria. Il teatro è suggerito soprattutto ai bambini più timidi ed insicuri, ma anche a chi ha difficoltà ad integrarsi adeguatamente in un gruppo per via del suo carattere oppositivo e provocatorio. Da ultimo lo suggeriamo a chi ha disturbi di vario tipo del linguaggio, in particolare a chi soffre di balbuzie per stimolare l’espressione verbale in una forma giocosa.

Come confezionare un regalo con l’aiuto del proprio bambino

 

Se in un pomeirggio stressante pre-natalizio dovete impacchettare i regali, ma il vostro bambino fa di tutto per impedirvelo con capricci e palesi richieste di attenzioni coinvolgetelo!

Se è piccolino proponetegli un disegno per colorare il bigliettino di accompagnamento. Matite, pennarelli, tempere a dita (una bella impronta della propria manina li rende subito felicissimi!) e tanta fantasia sono ben accetti!!

Se invece è più grande un semplice pacchettino con la carta da pacchi decorata con brillantini o sassolini, bacche, pigne, bastoncini di cannella, bottoni…ecc sono una bellissima idea: facile e originale! Per i più creativi si può anche usare uno spray d’oro o d’argento su una pigna…

w la fantasia!

Non abbiamo ancora parlato di…

…arte per i bambini! L’amore per l’espressione artistica, così come per quella musicale, si incomincia a sviluppare da piccolissimi. Dunque, cari genitori, attrezzatevi di: plastilina, pennarelli, gessetti, matite colorate, pennelli, tempere a dita, forbici a punta arrotondata, oggetti da reciclare e tutto quanto possa trasformarsi con la sola fantasia! Durante quelle lunghe domeniche invernali accompagnate i vostri figli ai musei, fateli partecipare a qualsiasi tipo di laboratorio creativo e vi stupirete di quanto possano apprendere, esprimere e reinventare…

Il gioco (parte I)

Cos’è il gioco? Per i bambini è tutto. Rappresenta una modalità di apprendimento, di sviluppo della fantasia e della creatività, ma favorisce anche le relazioni. Certamente un bambino può giocare da solo, ma se in compagnia di un adulto può sfruttare l’occasione per sperimentare nuovi ruoli, soluzioni ai conflitti e modi di comunicare con gli altri. Inoltre il momento del gioco costituisce anche uno scambio affettivo, motivo per cui si sente spesso dire che non importa la quantità di tempo di un genitore dedicata al gioco, ma la qualità del tempo stesso. MammeCheFatica è d’accordo con questa affermazione, purchè non si sminuiscano le esigenze di base di ogni bambino di poter trascorrere qualche ora con i propri genitori, lavoro permettendo. Come può comportarsi un adulto? Le uniche regole da rispettare sono:

  • ricordarsi delle emozioni infantili
  • lasciarsi trasportare dalla fantasia
  • divertirsi autenticamente condividendone la gioia (i bambini se ne accorgono se non siete coinvolti dal gioco e vi state annoiando!)