Buon rientro a tutti bambini…

 

Oggi si ricomincia…nido…scuola materna…elementari…ricomincia la routine..e le mamme tornano a correre..e a dover pensare a tutto!

Sicuramente avranno già provveduto ad incoraggiare i loro piccoli sulla ripresa della scuola..ma non scoraggiatevi se per qualche giorno i vostri bambini faranno un po’ di fatica ad alzarsi e poi ad entrare in classe…è sempre difficile ed emozionante ‘ricominciare’ e rientrare in contatto con una dimensione socio-affettiva extra familiare.

Mammechefatica consiglia di incoraggiare i propri bambini ma di accettare anche possibili rifiuti o pianti dovuti alla ripresa della quotidianità…nel caso di bambini piccoli:

– Prima di entrare al nido salutare bene il proprio picccolo, senza allarmarlo nè allarmarsi qualora non volesse stacarsi dalla figura materna. L’educatrice saprà consolarlo e si farà carico delle sue nostalgie.

– Prima di entrare alla scuola materna salutare bene il bambino, scandire (se necessario) la routine al fine di rassicurarlo,dargli il tempo necessario per ambientarsi e salutare il suo ambiente.

Buona Giornata! alle Mamme, i Papà e alle Maestre

 

Se non vuole svegliarsi…nè andare all’asilo…

 

Come fare quando i bambini piccoli fanno fatica a svegliarsi, e peggio ancora non vogliono andare all’asilo (appena iniziato l’anno..)?

Mammechefatica consiglia di: – anticipare l’addormentamento serale…tanti bambini vanno a letto troppo tardi la sera ed è ovvio che al mattino siano stanchi e insofferenti già a partire dal Martedi mattina…

– svegliare il piccolo senza caricarlo d’ansie e aspettative in particolar modo se l’ambientamento nella nuova scuola non è ancora del tutto superato.

– Fare una buona colazione possibilmente tutti insieme,evitando la tv fin dal mattino….

– Preparare insieme un libretto da mostrare alle Maestre,che può talvolta essere utile per motivare il piccolo in modo indiretto.

– Non preoccuparsi Troppo se il vostro bambino piange ancora tanto rispetto agli altri.

-Salutatevi Bene dategli fiducia e coraggio in modo sincero e coerente.

L’inserimento al nido, il punto di vista dell’educatrice…

 

Intervista a Lavinia Bau, educatrice di lunga esperienza e atelierista, che lavora presso un nido a Verona.

  1. Cara Lavinia, sulla base della tua esperienza nei nidi, quali suggerimenti daresti ai neo genitori per far in modo che si verifichi un buon inserimento?

Una grande disponibilità di tempo, anche mentale, lasciare che le cose accadano e coltivare una buona dose di curiosità verso questo mondo particolare.

  1. Qual è, invece, un errore frequente da parte dei genitori?

Uno sbaglio frequente è dire, ad esempio: “Se stai buono, poi ti porto le caramelle”. Questo ricatto dà un’immagine negativa del posto in cui il bambino si deve inserire, lo svaluta. Ma anche la fretta di dire che va tutto bene non facilita questo momento.

  1. Perché, secondo te, le mamme hanno così paura del momento dell’inserimento? Come possiamo aiutarle?

Hanno paura perché non hanno idea del significato di certe situazioni. Trovo che le spiegazioni scritte servano fino ad un certo punto. Quello che invece può servire è la comunicazione orale, il contatto può servire oltre al tempo. Il tempo di provare ad ascoltare tutte le dinamiche che avvengono. Ci vuole un colloquio approfondito all’inizio per conoscersi meglio con le educatrici e la referente del nido. La mamma deve sentirsi tranquilla e sapere cosa succederà. Inoltre bisogna preparare per tempo il bambino con le parole giuste e prepararsi.

Ringraziamo Lavinia per aver risposto a queste domande. Buon lavoro!

Neonati prematuri? Che fatica capirli!

 

Chi ha visto nascere il suo bimbo prima del previsto lo sa bene: l’immaturità del piccolo complica ancor di più la capacità di decifrare il suo comportamento. Ma perché?
Spesso gli strilli dei prematuri sono più acuti, passano con rapidità dallo stato di sonno a quello di veglia e i movimenti sono irregolari rendendo difficile capire le loro necessità. Le madri, dal canto loro, aumentano il livello delle sollecitazioni quasi per compensare la mancanza di attività dei bimbi. Infatti oltre a preoccuparsi dell’aspetto fisico, mostrano spesso un atteggiamento iperattivo, tuttavia hanno quasi timore di toccarli per la sensazione di fragilità e delicatezza che trasmettono.
Forza Mamme, non demordete..siamo con voi!

Festeggiamo le Mamme tutti i giorni!

 

Carissime Mamme,

non ci siamo dimenticate di voi proprio durante la festa di ieri. Il fatto è che noi non crediamo molto in queste feste commerciali. In particolare ci auguriamo di avervi trasmesso attraverso il nostro blog l’idea che noi festeggiamo le Mamme tutti i giorni dell’anno sostenendo le loro fatiche con empatia, passione, sensibilità, freschezza e professionalità.

Un abbraccio a tutte voi che ci seguite con tanto affetto!!!!

MammeCheFatica

E’ arrivato MammeCheFatica@home!!

 

New entry: siete un gruppo di mamme/papà, desiderosi di affrontare un argomento particolare riguardante la crescita dei vostri figli? Vorreste discuterne con noi in modo aperto ed informale? Siete però stanchi e non volete muovervi da casa? Tranquilli: MammeCheFatica@home verrà a casa vostra per una piacevole discussione psicoeducativa. Per ora accettiamo prenotazioni su Milano e Roma… Passaparola!!

Mamme, che mostra!

 

Care Mamme, se avete un attimo di tempo per distrarvi dalle vostre fatiche, non perdetevi alla Fnac di Milano la piccola mostra di fotografia, dal titolo “Baby Blues”, di Guia Besana (ormai più famosa a Parigi che in Italia). La fotografa, mamma da poco, ritrae donne che diventano madri tra paure, incertezze e solitudine tipiche dei giorni nostri.

“Più Mamma non si può”

 

MammeCheFatica segnala che domenica scorsa nel comune di San Gervasio Bresciano, famoso per essere il “paese delle mamme”, è partito un progetto molto interessante di Procter &Gamble chiamato: “Più Mamma non si può”.
L’obiettivo è quello di sostenere le mamme italiane dando loro uno spazio virtuale (proprio come il nostro blog MammeChe Fatica!) dove poter chiedere e ricevere un aiuto concreto.
Ci sembra un’ottima iniziativa da far conoscere a tutti. Ben vengano questi progetti che mirano a migliorare la vita di tutte le mamme che si dividono fra bambini e lavoro.
Cosa ne pensate?

Una serata piacevolmente Capricciosa…

 

Mammechefatica ringrazia le mamme e i papà per la piacevole serata di ieri sul tema dei Capricci.

Come ogni volta non vi è una formula magica per eliminarli completamente, ma troviamo utile il confronto aperto e diretto sulle varie esperienze e disavventure in merito..
I Capricci del resto son proprio come fulmini a ciel sereno..come scoppiano, improvvisamente scompaiono!
L’importante è non far pesare al bambino questa situazione tenendogli il muso, ma saperla gestire in modo più sereno facendogli capire in modo semplice, che non è accaduto nulla di irrimediabile e che la sua collera non ha modificato il rapporto con gli adulti.

Mamme…ieri ed oggi. Intervista alla Dott.ssa Lucia Martinelli

Come preannunciato, a dei post più “soft” alterneremo delle brevi interviste rivolte a dei professionisti che si occupano di infanzia e genitorialità.
Lo scopo è quello di confrontare le varie opinioni secondo punti di osservazione molto di versi al fine di arricchirci, ma anche di sensibilizzare le persone verso questa  tematica di cui siparla ancora troppo poco,ma che, secondo noi, è molto importante. Infatti parlare della fatica delle mamme è un passo importante verso la sua accettazione e verso il superamento dell’eterno senso di colpa materno.Mammechefatica - Dott.sa Lucia Martinelli
Incominciamo questa serie di breve interviste, facendo due rapide domande alla Dott.ssa Lucia Martinelli, psicologa, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica.

Dottoressa, quali sono le maggiori difficoltà che riscontrano le mamme al giorno d’oggi secondo lei?

Secondo me la maggior difficoltà delle mamme odierne è quella di spiegare la fatica che fanno nel crescere i bambini, poiché è una fatica più psichica, che fisica. Ma è anche complicato e frustrante confrontarsi con un’immagine ideale della propria madre o della propria suocera “pimpante” che spesso dà consigli totalmente inutili.

Ci sono differenze rispetto alle problematiche delle mamme del passato?

Indiscutibilmente, anche se la fatica è la stessa. Le mamme del passato però avevano a disposizione dei modelli molto precisi da imitare perciò non dovevano fare nessuna fatica nel cercarli. Invece ora le madri si trovano l’ostilità del mondo passato soprattutto per quanto riguarda la loro realizzazione personale ( che una volta si esauriva nei figli-possibilmente tanti- ora, per la maggior parte dei casi, avviene prima nell’ambito lavorativo). Al giorno d’oggi si aggiunge anche l’immensa fatica del senso di colpa al momento del rientro al lavoro affidando i figli a terzi (tate, asili..).

Ringraziamo la Dott.ssa Martinelli per la sua disponibilità.

Cosa ne pensate,mamme?? E voi nonne?