Babbo Natale esiste?

Come ogni anno per molti bambini in questo periodo si avvicina la classica domanda: “Ma Babbo Natale esiste?” E molti di voi ci chiedono cosa rispondere…meglio fingere, illudendo i bambini oppure dire loro subito la verità? MammeChefatica risponde categorica: finchè si può meglio prolungare la bella storia di Babbo Natale che porta i regali la notte del 24 Dicembre…ci sembra sia giusto e doveroso far sognare e fantasticare come abbiamo fatto noi da piccoli. Non si tratta di illudere o imbrogliare nessuno. E’ una bella storia tramandata da lungo tempo che è importante salvaguardare e custodire con cura per le generazioni future. Come per tutte le cose anche i bambini grandi ne capiranno l’importanza e impareranno a mantenere il segreto verso i più piccoli anzi saranno proprio loro a convincerli e a sfatare ogni minimo dubbio. Godetevi insieme questo periodo e dedicatevi ai preparativi: biscotti fatti in casa, addobbi,  ghirlande e candele..e per la letterina ponete un limite ai regali..povero Babbo Natale deve fare il giro del mondo non può portare tutto e solo a noi!
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Mamma, che sonno!! (parte II)

 

Perché il momento della buonanotte è sempre una lotta? Verso i due-tre anni i bambini incominciano a rifiutarsi di andare a letto anche se sono visibilmente stanchi. L’addormentamento per un bambino equivale ad una separazione dal mondo esterno, ma soprattutto dai suoi genitori. Oltre al timore di rimanere da solo al buio mentre la vita fuori dalla sua cameretta continua, c’è una paura più inconsapevole e profonda di non ritrovare al risveglio più nulla del suo mondo familiare. Come si può aiutare un bambino ad addormentarsi e a fronteggiare queste ansie? Raccontare una favola (che poi imparerete a memoria a furia di leggerla!) e dedicare qualche minuto al momento della buonanotte. Ma anche accendere una lucina accanto al letto, un carillon o un cd rilassante, lasciargli un peluche a cui è molto affezionato possono essere dei semplici suggerimenti per aiutarlo.