Fatherhood uscito su Netflix poco tempo fa è un film di carattere drammatico che affronta il tema della genitorialità e più nello specifico della paternità (causato dalla perdita della figura materna). Cosa può fare un padre con una figlia piccolissima da crescere? Come può cercare di compensare entrambi i ruoli senza far pesare la mancanza e riuscendo a trasformarla in risorsa? Sono domande aperte che ogni genitore probabilmente si chiede ogni tanto anche se sono talmente dolorose che l’essere umano in genere tende a non pensarci troppo per proteggersi. Perche’ guardarlo: secondo il nostro punto di vista psicopedagogico è un film da guardare e commentare (per gli animi sensibili con pacchetto di fazzoletti a portata di mano) è utile alla coppia genitoriale e non, per capire e rivedere nei personaggi le fragilità umane dei vari ruoli (anche talvolta stereotipati) del materno e del paterno. Commuove la forza insieme alla fragilità di questo padre, che col passare del tempo prova a dare un senso a questa nuova quotidianità: non solo con una bambina da crescere, ma senza la moglie accanto. Non è facile disegnare il futuro in queste situazioni ma sicuro la forza d’animo del protagonista ci restituisce un’energia e una forza incredibile quasi a dimostrare che tutto è possibile quando si ha di fronte un obiettivo così profondo come la crescita di un figlio. E a voi è piaciuto?!