..Vediamo delle indicazioni molto generali (quindi non delle verità assolute da prendere alla lettera e applicare indiscriminatamente da parte dei non “addetti ai lavori”) rispetto al significato dei vari colori utilizzati dal bambino che disegna. Ricordiamoci tuttavia che un bimbo piccolo si limita in genere all’uso di uno/due colori e che fino a 7/8 anni può accadere che non colleghi l’oggetto al suo colore reale.
Generalmente i toni caldi (come il rosso, l’arancione e il giallo) esprimono attività, serenità e gioia di vivere e inducono all’impulsività. Al contrario, i toni freddi (come il blu, l’azzurro e il viola) esprimono passività, calma e inerzia. Questi ultimi inducono alla riflessione e suscitano tristezza e malinconia. Infine il verde è considerato il “punto di equilibrio” in quanto risultato cromatico dell’integrazione giallo/giorno con il blu/notte.
Per chi volesse approfondire la letteratura sull’argomento consigliamo di iniziare da “Il significato del disegno infantile” di A. Oliverio Ferraris- Boringhieri.
I disegni dei bambini (parte II)
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