La gelosia tra fratelli e sorelle rappresenta un classico argomento che ci portano i genitori in studio e nelle consulenze presso i vari asili. Non è sempre facile accettare un comportamento di gelosia o invidia nei confronti dei due fratelli, nonostante venga offerto loro un trattamento uguale e senza preferenze. Cio’ capita spesso quando vi è poca differenza di età tra i fratelli. Cosa può fare il genitore in questa situazione? La Mamma e il Papà possono, attraverso una modalità empatica trasmettere il senso di parità rendendo però unico il rapporto con il proprio figlio. Testimoniare il fatto che si vuole molto bene a entrambi, ma che con ognuno è giusto avere un rapporto differente. Saper valorizzare il legame con ognuno e il rapporto tra loro diventa fondamentale per costruire un valore duraturo e inossidabile nel tempo. Provate ad offrire del tempo per ciascuno, e del tempo per loro. Provate a fare in modo che quando siete con un figlio, pensate e preparate insieme qualcosa anche per l’altro, per il piacere di creare una piccola sorpresa. Di solito sgridare in continuazione non porta mai a grandi risultati, piuttosto leggete un libro insieme che affronta il tema della gelosia facendo in modo che entrambi i fratelli possano immedesimarsi o cogliere ciò che è necessario. Datevi e date loro il giusto tempo pero’.
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Fratelli e rivalità
Perché è così frequente che dei fratelli passino dall’affetto all’odio in pochi secondi? Le gelosie, le lotte, l’aggressività e il risentimento sono emozioni naturali tra fratelli. Non bisogna dimenticare, infatti, che il loro legame nasce a partire dalla lotta per la difesa del proprio posto in famiglia. Una volta cresciuti, potranno allearsi e andare d’accordo, ma talvolta saranno ancora rivali o invidiosi. Questi comportamenti si possono spiegare in termini di “sopravvivenza”. I fratelli, cioè, hanno a disposizione le stesse “risorse”, dunque devono imparare da subito a condividere non solo l’amore dei propri genitori, ma anche i giochi e la casa. È come se lottassero per non avere niente in meno dell’altro figlio. Diversamente dall’apparenza, la continua alternanza tra amore e odio è molto utile per imparare che i sentimenti si trasformano e si evolvono. Non è dunque necessario sentirsi in colpa per i propri sentimenti ostili perché il legame col fratello sopravvive nonostante tutto.
Gelosia fraterna
..Se non ci fosse sarebbe strano, molto strano! E invece è normalissimo che si percepisca perché il desiderio di ogni bambino è di essere unico per la sua mamma e il suo papà e condividerne l’affetto non è sempre facile e automatico. Cosa possono fare i genitori per contenere questa emozione così comune?
-Normalizzare questo sentimento, cioè pensare che sia assolutamente sano e comprensibile
-Leggere storie ai bambini che affrontano questi sentimenti, mettendoli in parole e usando l’ironia
-Proporre, nel limite del possibile, momenti separati ai figli, sia con mamma, sia con papà, facendo loro sperimentare dei momenti “speciali ed unici”
-Non fare confronti tra i figli: sono tutti diversi, ognuno con i propri limiti e potenzialità
-Trattarli equamente, ma sempre considerandone le particolarità
-Non chiedere al maggiore troppa responsabilità nei confronti del più piccolo: non va adultizzato, ma sempre trattato come bambino
-Dare loro il buon esempio di collaborazione e coesione tra fratelli
-Lasciare i loro spazi, fatti anche di litigi e incomprensioni, per aiutarli ad imparare a gestire il conflitto in modo evolutivo
Come prepararsi all’arrivo di un fratellino..
L’arrivo di un fratellino/sorellina rappresenta sempre un evento importante e carico di significati nella vita di ogni famiglia. Spesso i genitori si interrogano su come affrontare la gelosia del primogenito dato che non sarà facile per lui accettare di colpo di non essere più l’unico al centro. In ogni caso sarà importante:
- valorizzare il primogenito (chiedendo di aiutare la mamma e il papa’ nella gestione del piccolo) ma ricordandosi sempre della sua età e dei suoi limiti.
- dedicare del tempo al primogenito anticipando possibili eventuali momenti di crisi (la crisi non deve essere percepita come fase necessariamente negativa)
- coinvolgerlo in attività piacevoli e rilassanti
- saperlo tenere in mente nei momenti più critici ad esempio quando la mamma allatta o ha in braccio il secondogenito
- raccontare e leggere storie che possano interpretare il suo cambiamento e il suo stato d’animo
- Condividiamo l’idea di preparare qualcosa per il piccolo (un disegno, un oggetto) ma senza caricare troppo le aspettative
Gelosia tra fratelli?
..Se non ci fosse sarebbe strano, molto strano! E invece è normalissimo che si percepisca perché il desiderio di ogni bambino è di essere unico per la sua mamma e il suo papà e condividerne l’affetto non è sempre facile e automatico. Cosa possono fare i genitori per contenere questa emozione così comune?
- Normalizzare questo sentimento, cioè pensare che sia assolutamente sano e comprensibile
- Leggere storie ai bambini che affrontano questi sentimenti, mettendoli in parole e usando l’ironia
- Proporre, nel limite del possibile, momenti separati ai figli, sia con mamma, sia con papà, facendo loro sperimentare dei momenti “speciali ed unici”
- Non fare confronti tra i figli: sono tutti diversi, ognuno con i propri limiti e potenzialità
- Trattarli equamente, ma sempre considerandone le particolarità
- Non chiedere al maggiore troppa responsabilità nei confronti del più piccolo: non va adultizzato, ma sempre trattato come bambino
- Dare loro il buon esempio di collaborazione e coesione tra fratelli
- Lasciare i loro spazi, fatti anche di litigi e incomprensioni, per aiutarli ad imparare a gestire il conflitto in modo evolutivo
Come gestire la gelosia del fratellino..
Accettare l’arrivo di un fratellino o sorellina non è mai un’impresa semplice per il primogenito/a. È difficile, specie se si tratta di pochi anni di differenza, pensare che ad un certo punto “c’è anche lui” e che stia lì vicino o persino in braccio alla mamma!. È inevitabile un po’ di gelosia (se non di rabbia) che può esprimersi anche attraverso dei forti capricci, le balbuzie, un’improvvisa regressione (tentativo di imitare il neonato). La rabbia e i capricci più intensi di solito avvengono proprio quando la mamma si dedica al fratello maggiore (“sei brutta,sei cattiva” oppure “No,No e poi ancora No anche senza apparente motivo). Alle famiglie che stanno attraversando questa fase suggeriamo di: – accogliere la rabbia e la gelosia e parlarne insieme al bambino con un tono tranquillo e pacato
– dedicargli del tempo e continuare a farlo sentire esclusivo. “La mamma adesso fa un gioco solo con te”.
– valorizzare i suoi bisogni e i suoi tempi; trasmettergli sempre un messaggio rassicurante e di fiducia proprio in questa sua fase di crescita e insicurezza.
– evitare di ripergli “tu sei grande” perché non possiamo pensare che si senta grande improvvisamente
Quando arriva il secondo figlio
L’arrivo del secondo figlio è un’ulteriore esplosione di felicità: si rivivono momenti di gioia indescrivibile, anche se è sempre diverso. Non solo perché i figli sono diversi, ma anche perché i genitori stessi sono diversi. Cambiati, cresciuti, più consapevoli e sicuri di sé. La famiglia si allarga e l ‘affetto, invece di dimezzarsi, si amplifica. Eppure non è così semplice la nascita di un secondo bambino. Subentrano le gelosie del primo e le conseguenti ansie dei genitori su come comportarsi. “Cosa posso fare per non far sentire ignorato il maggiore?” “Mi odierà perché tengo sempre in braccio il neonato?” oppure “Sarò una brava madre per tutte e due?”. Sono domande che più o meno si fanno tutti e scatenano grossi dubbi e sensi di colpa. MammeCheFatica suggerisce di contare sempre sul partner per dividersi i compiti e sostenersi l’un l’altro. E’ importante ritagliarsi degli spazi individuali con entrambi i figli e far sentire “speciale” con piccoli accorgimenti il più grande. Un’attività pensata solo per lui, una piccola sorpresa possono rendere più sereno il figlio maggiore sentendosi sempre nella mente di mamma e papà. I comportamenti di gelosia saranno comunque presenti, è normale, ma potranno essere più gestibili. In bocca a l lupo! E, per qualsiasi cosa, noi ci siamo!
Ci si deve preoccupare della gelosia tra fratelli?
MammeCheFatica consiglia ai genitori di stare attenti quando il figlio maggiore si mostra troppo premuroso nei confronti del piccolino. Quando, ad esempio, accorre per consolarlo prima della mamma o se chiede con insistenza di tenerlo in braccio e coccolarlo: questi sono sì moti di affetto, ma che celano una certa gelosia (basti notare i denti stretti del bambino mentre fanno i “mammi”!). Attenzione quindi ai morsi, alle cadute intenzionali e ai vari piccoli dispetti che possono mettere in atto. Con questo non vogliamo spaventare nessuno: la gelosia è un’emozione assolutamente normale, che non deve essere punita. Sgridando il bambino in modo eccessivo, infatti, non si fa altro che aumentarla. E’ importante invece che la possa esprimere a parole o nei giochi senza che sia repressa. Lasciamogli la libertà di maltrattare il suo orsacchiotto/bambolotto, strattonarlo e sgridarlo, basta che non faccia lo stesso con il piccolino ancora così indifeso! Cerchiamo di comprendere la sua sofferenza e non consideriamo la gelosia come un difetto da correggere. Infine non pretendiamo che voglia bene al nuovo arrivato, ma piuttosto confermiamogli il nostro affetto per lui. Il più grande deve capire che il legame con i genitori non è svanito, ma che la tenerezza e l’amore sono rimasti intatti.
A proposito di primogenito/a….ricordiamoci che….
Continuano altri post sul tema della gelosia con l’arrivo del fratellino o sorellina…
Care Mamme, Cari papà,
ricordiamoci che quando nasce un secondo figlio/a il primo/a diventa automaticamente Grande…anche se la differenza di età è minima (uno o 2 anni di differenza come è d’abitudine in questi anni).
Ma può definirsi Grande un bambino di 2 anni? Anzi è proprio in questa fascia di età, che ha bisogno di voi, del vostro supporto e del vostro affetto.
Quando nasce un fratellino…dopo la novità e l’entusiasmo percepito il primogenito solitamente ‘entra un po’ in crisi’ e potrebbe manifestare segni di gelosia soprattutto nei confronti della figura materna. Mettiamoci nei suoi panni: si sente ‘tradito’ e deve imparare a condividere ciò che prima era solo ed esclusivamente per lui.
Quindi è ovvio che ci vorrà del tempo per capire e accettare il nuovo fratellino. L’importante è dedicare al primo figlio la giusta attenzione, senza fargli pesare troppo le nostre fatiche, e creare all’interno della nuova famiglia un ruolo e un posto per lui, senza pensare che sia sempre grande e già autonomo: è in questo momento delicato che sentirà il bisogno di tornare piccolo piccolo tra le braccia della mamma.
Gelosia del fratellino
Talvolta i bambini chiedono insistentemente ai genitori di avere un fratellino, lo desiderano come fosse un giocattolo nuovo. Non appena il piccolo nasce, però, le cose cambiano drasticamente. La gelosia infuria: c’è chi la esprime verbalmente (“Ma com’è brutto! Piange troppo e fa sempre la cacca!”) e chi attraverso un comportamento controllante e minaccioso. Di fronte alla cruda realtà di un bambino in carne ed ossa il desiderio forte di prima dunque svanisce. Il figlio maggiore si accorge che il fratellino non è di sua proprietà, ma “appartiene” ai genitori e la mamma vi si dedica totalmente. Viene visto come un nemico da eliminare perciò mette in atto una serie di comportamenti aggressivi e a volte violenti. L’odio però, essendo l’altra faccia dell’amore, lascia spazio anche alle preoccupazioni e al benessere del nuovo arrivato. Spesso i bambini più grandi sono in ansia se il piccolo si ammala o se piange disperatamente. Non solo perché si sente in colpa del fatto che i suoi desideri inconsci di “farlo fuori” si stiano avverando, ma anche perché si accorge di nutrire nei suoi confronti anche sentimenti di amore e affetto.