Se possiamo offrire un suggerimento in questa situazione seppur di emergenza globale da quello che sentiamo e leggiamo quotidianamente è: non generalizziamo, non cediamo alla paura e all’ansia che inevitabilmente poi trasmettiamo e riportiamo sui più piccoli e fragili. I bambini ascoltano, fanno domande, estrapolano concetti, e ripetono. Evitiamo di far assorbire loro ansia e panico inutili. Spieghiamo loro, in modo rassicurante, che purtroppo in Cina la situazione non è facile, che tanti bambini sono costretti a stare a casa, non possono andare a scuola (ma non è proprio bello stare chiusi in casa per giorni). Non ha senso avere paura, ha più senso essere informati e mantenere certe norme di igiene valide sempre peraltro. (Lavarsi bene le mani, per almeno 20 secondi). Ricordiamoci che i bambini imparano a gestire e contenere l’ansia e l’imprevisto dagli adulti che li circondano. Un buon motivo per essere d’esempio per tutti quelli che come noi frequentano asili e scuole e realtà educative di ogni genere.
Coronavirus: non generalizziamo
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