Questo è un dilemma per tutti i genitori che -naturalmente- desiderano il meglio per il loro figlio…Purtroppo nessuno è in grado di infondere magicamente sicurezza e serenità nei bambini, ma senz’altro ci sono comportamenti da parte degli adulti che possono contribuire a favorire una crescita sana ed equilibrata. Se mamma e papà sono sicuri, fiduciosi e ottimisti per primi, il figlio non può che risentirne positivamente, ad esempio. Infatti fin dai primissimi giorni di vita i bambini assorbono il clima emotivo in casa e le relazioni fra gli adulti che lo circondano, facendole proprie. Inoltre i piccoli si specchiano nel viso della mamma- in particolare- per sapere come interpretare una situazione, quindi, a seconda dell’espressione materna, il bambino avrà una certa reazione piuttosto che un’altra. Infine, più che le parole d’affetto (importanti, naturalmente), contano i gesti, le espressioni, il contatto fisico. Le coccole e gli abbracci contengono fisicamente il bambino, lo rassicurano e lo fanno sentire accolto e importante. Ad una prima lettura tutto questo può sembrare facile, ma non lo è perché i genitori sono esseri umani, compiono degli errori, hanno mille motivi per essere arrabbiati, delusi, frustrati e tristi e non sempre riescono ad essere teneri e calorosi (anche perché in alcuni casi da bambini non hanno ricevuto questi gesti e non sanno ora come metterli in atto). Ci vuole pazienza, poche pretese da sé, ma è necessario essere sempre pronti ad interrogarsi e mettersi in discussione.. ricordiamoci tuttavia che i figli sanno essere molto indulgenti con i genitori imperfetti e continuano ad amarli e idealizzarli.
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“C’era una volta un delfino piccolo piccolo”:una storia per i bambini prematuri..
Mammechefatica è lieta di parlare un’iniziativa significativa e importante: una storia, che narra di un delfino piccolo piccolo dedicata ai bambini prematuri e ai loro genitori, che mediante il libro possono identificarsi, rielaborare il dolore e la straziante fatica che stanno vivendo.
Perchè ne parliamo: ci sembra utile e doveroso segnalare questo piccolo grande libro a chi ne sente il bisogno. Può anche essere letto ai bambini più grandi (spiegando loro i riferimenti all’incubatrice dove viene messo il piccolo nei primi mesi di vita).
La gravidanza è mare, è acqua- spiega l’autrice- che per questo libro ha vissuto un contatto diretto ed empatico nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale per capire e immedesimarsi nella difficile situazione dei genitori che navigano nel mare per fare qualcosa..in cerca di salvezza e protezione del proprio cucciolo..
A chi è rivolto: a tutti i genitori di bambini nati prematuri, per condividere, per non sentirsi soli, per farsi forza. A tutti coloro che hanno voglia di leggere o ascoltare la storia.
“C’era una volta un delfino piccolo piccolo”, scritto da Emanuela Nava Ed. Carthusia, 15,90 euro.
L’Ospedale Dal Ponte di Varese regalerà il libro a tutte le mamme di bambini prematuri seguiti in reparto. Un bel gesto che speriamo venga imitato con successo da altre strutture.
e ora facciamo pace…
Mammechefatica invita i genitori di figli piccoli e non a prendere l’iniziativa di ‘fare pace’ dopo aver attraversato un momento di discussione con i propri figli. A maggior ragione se si tratta di figli pre o adolescenti ci sembra un atteggiamento saggio da tenere. E’ importante che anche i figli si rendano conto e abbiano l’occasione di vedere un genitore che dopo lo scontro aperto è pronto a tendere la mano. E’ un gesto forte, ma non significa rassegnarsi o menchemeno assecondare le richieste del figlio, piuttosto cercare di vedere lo scontro da altri punti di vista e provare insieme a trovare un compromesso, qualsiasi sia il problema. I figli devono capire i limiti posti dai genitori, ma devono comunque sentirsi protetti e rassicurati, indipendentemente dal motivo di disappunto.
Quindi discutete e litigate ma con cognizione di causa….Ricordatevi che la riparazione del legame tra adulti e figli è più importante della sincronia affettiva (come ci ha insegnato il grande E. Tronick).