Assolutamente sì, i professionisti del settore considerano il disegno alla pari delle libere associazioni degli adulti: i bambini lo utilizzano per esprimere le proprie emozioni, desideri ed eventuali disagi. Ma quali criteri si devono considerare per valutare un disegno? Senz’altro l’età del bambino, il contesto in cui l’ ha prodotto, i colori utilizzati, il tratto grafico, l’utilizzo dello spazio, le cancellature, il contenuto, la spiegazione verbale che dà alle sue creazioni e molto altro. Ma è bene ricordare che queste valutazioni spettano solo ai clinici, persone competenti che possono integrare questi dati con le informazioni ricavate dalla raccolta dell’anamnesi del bambino, dal colloquio/osservazione di gioco e da altri test. Quindi cosa possono fare i genitori? Possono raccogliere i disegni, osservarne l’evoluzione, commentarli con i bambini, farsi raccontare il contenuto e avvicinarsi al loro mondo interno, magari facendo ipotesi, ma lasciando le conclusioni solo agli adetti ai lavori che si possono consultare quando si ha l’impressione che qualcosa non stia andando bene.
Si possono interpretare i disegni dei bambini?
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