Come preannunciato, a dei post più “soft” alterneremo delle brevi interviste rivolte a dei professionisti che si occupano di infanzia e genitorialità.
Lo scopo è quello di confrontare le varie opinioni secondo punti di osservazione molto di versi al fine di arricchirci, ma anche di sensibilizzare le persone verso questa tematica di cui siparla ancora troppo poco,ma che, secondo noi, è molto importante. Infatti parlare della fatica delle mamme è un passo importante verso la sua accettazione e verso il superamento dell’eterno senso di colpa materno.
Incominciamo questa serie di breve interviste, facendo due rapide domande alla Dott.ssa Lucia Martinelli, psicologa, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica.
Dottoressa, quali sono le maggiori difficoltà che riscontrano le mamme al giorno d’oggi secondo lei?
Secondo me la maggior difficoltà delle mamme odierne è quella di spiegare la fatica che fanno nel crescere i bambini, poiché è una fatica più psichica, che fisica. Ma è anche complicato e frustrante confrontarsi con un’immagine ideale della propria madre o della propria suocera “pimpante” che spesso dà consigli totalmente inutili.
Ci sono differenze rispetto alle problematiche delle mamme del passato?
Indiscutibilmente, anche se la fatica è la stessa. Le mamme del passato però avevano a disposizione dei modelli molto precisi da imitare perciò non dovevano fare nessuna fatica nel cercarli. Invece ora le madri si trovano l’ostilità del mondo passato soprattutto per quanto riguarda la loro realizzazione personale ( che una volta si esauriva nei figli-possibilmente tanti- ora, per la maggior parte dei casi, avviene prima nell’ambito lavorativo). Al giorno d’oggi si aggiunge anche l’immensa fatica del senso di colpa al momento del rientro al lavoro affidando i figli a terzi (tate, asili..).
Ringraziamo la Dott.ssa Martinelli per la sua disponibilità.
Cosa ne pensate,mamme?? E voi nonne?