La domanda è curiosa e interessante: “cosa faccio col mio neonato?”
Mammechefatica invita la NeoMamma e il NeoPapà a non trascurare il piccolo ma potergli offrire le giuste attenzioni e stimoli durante la fase di ‘luce’, ovvero quando è sveglio, ed è sdraiato nella culla o in braccio.
– parlare spesso al proprio bambino, anche in due lingue
– mantenere sempre un tono di voce basso e calmo
– cantare spesso, specie se piace.
– interpretare il pianto, senza ansia, ma rassicurando il piccolo
– leggere storie
– animare, sventolare piccoli pezzi di stoffa o fettucce colorate
– evitare di esporlo davanti al suono della tv e della radio
– prediligere la musica classica (Mozart rende creativi e intelligent secondo parecchie ricerche in merito)
– non tenere sempre il proprio bambino in braccio, ma solo quando occorre, cercando di stabilire un buon equilibrio tra la fase di sonno e quella di ‘luce’
– Cercare di sintonizzarsi col proprio piccolo e capire il suo pianto: se si tratta di un pianto dovuto alla fame, a coliche, a disturbi, o insofferenze varie. Parlare al proprio bambino verbalizzando ciò che succede rappresenta da sempre un ottimo espediente per consolarlo e aiutarlo nella gestione delle prime frustrazioni.