Un incontro con Marta e Sara Bruzzone, pedagogista e psicologa infantile di MammeCheFatica per affrontare insieme il delicato tema del sonno dei nostri bambini. Come fare a gestire al meglio il momento della nanna? Lettone sì o no? Discutiamone insieme in un clima informale e senza giudizio.
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Una notte al Museo
Come avrete capito noi di MammeCheFatica volgiamo sempre proporre ai vostri bambini delle attività originali, non ordinarie..Eccovene un’altra molto divertente.. E se i bambini passassero un’ indimenticabile notte in un museo per avvicinarli alla cultura? In compagnia di Mamma & Papa’ potrebbero cogliere il valore della scoperta, della curiosita’ e la passione per la conoscenza. Segnaliamo quindi una bellissima iniziativa del MUSE di Trento e di Trenitalia che offrono un weekend speciale a tutta la famiglia, rivolto, in particolare ai bambini dai 5 ai 12 anni. Acquistando gli speciali pacchetti “Nanna al Museo” si puo’ infatti raggiungere il Museo delle Scienza di Trento e vivere la magia e il fascino di un Museo aperto la notte solo per alcuni ospiti speciali. I prossimi appuntamenti con spettacoli, caccia al tesoro e tante sorprese, sono previsti per il 21 Marzo e il 12 Aprile dalle 20,00.
Nanna e non solo..
MammeCheFatica scrive oggi qualche suggerimento per chi non è riuscito a partecipare agli incontri sulla Nanna tra Milano e Roma in questi giorni.
-Innanzitutto dobbiamo riuscire a trasmettere ai bambini (di conseguenza a noi) un senso di serenità e far capire loro che non si tratta di un problema. Quindi andare a nanna non deve essere concepito come una sfida e una lotta ogni sera. Andare a nanna deve essere vissuto come un piacere, come ad esempio giocare o mangiare.
-Imparare col tempo, senza fretta a tollerare il pianto del proprio bambino. Diciamo senza fretta, poiché si tratta di un esercizio e di un percorso lungo e difficile, ve lo garantiamo, ma necessario per permettere al piccolo di crescere e tollerare il senso di frustrazione.
– Non accorriamo subito in caso di pianto,offriamo loro uno spazio e un tempo per ‘cavarsela’ da soli.
– I bambini, anche se piccoli, percepiscono le nostre ansie e le nostre debolezze e spesso se ne approfittano.
Proviamo a ragionarci su e vediamo cosa succede…aspettiamo racconti,impressioni, tattiche e critiche!
Buona Notte!!!! perché stiamo scrivendo il post alle 23.15!!!! e… grazie a tutti per aver partecipato ed esservi messi in discussione.
#MI – Le difficoltà della nanna: come trascorrere una notte serena
Eccoci ad un ciclo di incontri rivolti a Mamme e Papà su temi inerenti lo sviluppo dei bambini e le difficoltà che si possono riscontrare. Il primo appuntamento riguarda la nanna: come preparare i bambini fin da piccoli a stare nel loro lettino evitando così il passaggio nel lettone?
Marta (pedagogista) e Sara (psicologa infantile) di MammeCheFatica proveranno a rispondere a questa e altre domande, dando suggerimenti utili per ritrovare la tranquillità di una notte riposante.
Non perdetevi anche i prossimi appuntamenti a febbraio e a marzo su capricci e pappa!
#RM – “Come fare bene la nanna e imparare a dormire tutta la notte”
La pedagogista di MammeCheFatica, Mata Stella Bruzzone, aspetta tutti i genitori per un incontro sul tema della nanna. Si parlerà dell’addormentamento, del significato di alcune difficoltà del sonno e si troveranno assieme le strategie più adeguate per far dormire serenamente il proprio bambino. E’ necessaria la prenotazione. Non mancate!
Ecco qualche info utile…a proposito di..
viste le continue richieste private a proposito della nanna abbiamo pensato di riproporre mediante un incontro guidato (a Roma e a Milano) una tematica a voi tanto cara…
– Come fare a risolvere la questione della nanna con il mio bambino?
– Perché facciamo fatica ad addormentare i nostri bambini e ogni volta è una guerra?
– Perché si svegliano durante la notte e vengono nel lettone?
– Incontro guidato a Roma: sabato 16 Gennaio presso il Centro Gymboree, via Roccaraso 11. alle ore 16.00 *si richiede un contributo di 8 euro. Iscriversi a: info@gymbo.it oppure a info@mammechefatica.it
– Incontro guidato a Milano: lunedi 20 Gennaio presso il Cobaby di Piano C, via S.d’Orsenigo 18. alle ore 18.30 * si richiede un contributo di 8 euro. Iscriversi a: info@mammechefatica.it
– Inoltre segnaliamo con piacere una divertente iniziativa che si terrà a Milano presso la Scuola Dadà, Domenica 19 Gennaio dalle 16-18.00. Sarà l’inizio di una serie di corsi dedicati ai Piccoli Chef dai 2-8 anni con la collaborazione della Chef Vegana Mara di Noia www.vegachef.it. Il Primo incontro è dedicato al pane fatto in casa, arricchito con spezie e verdure. Il costo adulto+bambino è di 25 euro. info e prenotazioni: nido.dada@libero.it (si accettano prenotazioni fino a venerdì 17 Gennaio!)
E’ nato! Eccoci avvolti dalla ‘tempesta emotiva’….
Finalmente è nato. Ma presto la quiete lascia il posto ad una vera e propria ‘tempesta emotiva’….il piccolo,anzi il piccolissimo con i suoi pianti e le sue grida impone un ritmo di vita ai neo-genitori che talvolta .
Prima tra tutti,la madre,’ l’oggetto primario’ che deve sintonizzarsi col suo piccolo per creare e condividere il loro ritmo tra poppate e nanna. Ma basta che si tratti di un neonato con disturbi legati al sonno, sofferente di coliche o che non si attacca bene al seno che presto gli attimi di magia svaniscono e si trasformano in un vero incubo.
La difficoltà maggiore che incontriamo di fronte ad un neonato consiste nella capacità di interpretare e decodificare i suoi bisogni primari.(solitamente è la figura materna a fare ciò,ma quando il piccolo non si calma neanche con tutto l’affetto e l’amore che gli viene dato tra cocccole,ninne nanne,nenie,in braccio… ecco insorgere mille dubbi e ansie).
L’immagine negativa legata la proprio bambino è un ‘immagine che riaffiora tra lo scarto del bambino immaginario, idealizzato nella mente della madre, e quella invece del bambino reale. Si tratta per lo più di un pensiero sano e comune a tutte le donne divenute madri (insorge nei momenti di difficoltà, paura e forte stress) e si scontra con l’idea idilliaca del bambino perfetto che non c’è.
Mamma, che sonno!! (parte I)
I bambini anche molto piccoli sono sensibili alle sensazioni e alle emozioni dell’ambiente che li circonda, come se registrassero lo stato di serenità o di tensione familiare.
È normale, dunque, che tutto ciò che si verifica durante la giornata si rifletta sul sonno e sui sogni. Se il clima che respira in famiglia non è rilassato, gli sarà più faticoso addormentarsi e sognare bene. Se invece il bambino dorme “troppo” può dipendere dal suo ritmo biologico o da una fase evolutiva particolare che sta attraversando in quel momento.
Situazioni specifiche che in qualche modo interferiscono con il sonno del bambino sono:
- la crescita dei dentini;
- lo svezzamento;
- le visite pediatriche;
- le vaccinazioni;
- la nascita di un fratellino;
- l’inserimento al nido;
- alla materna;
- un trasloco…ma anche le vacanze.
Come fare quindi se si sveglia nel cuore della notte piangendo?
L’unica soluzione è quella di consolarlo, rassicurarlo sulle sue paure, di giorno stargli vicino, giocare con lui e parlargli in modo adeguato all’età per stemperare le ansie.