Se non avete ancora visto il film “Hungry hearts” di Costanzo e siete interessati alla psicologia della maternità, vi suggeriamo di andarlo a vedere.
Di cosa si tratta: il film con Alba Rohrwacher e Adam Driver, girato a Ny, racconta della storia d’amore di due giovani che decidono di avere un figlio. L’amore materno verso il piccolo nato è così forte da far scatenare in lei delle reazioni patologiche molto forti.
Perchè ne parliamo: è una storia che spaventa e angoscia, ma non è così lontana dalla realtà. Essere informati su ciò che la nostra mente ci porta a fare delle volte è importante per essere più forti e consapevoli. Chiaramente non a tutte le madri capita di mettere in atto comportamenti di questo tipo; infatti questi hanno dei precursori (un’infanzia difficile, una certa predisposizione psichica..).
MammeCheFatica lo consiglia perchè: per gli addetti ai lavori è un modo di confrontarsi con una realtà sempre più diffusa nella nostra società: i bambini indaco, destinati all’estremismo della purezza totale. Per gli appassionati del cinema invece è un modo per avvicinarsi alla riflessione circa il ruolo genitoriale e l’asse transgenerazionale, l’ossessione per un’alimentazione sana, la depressione postpartum ecc. Non è un film leggero, ma, per come è stato strutturato è costituito da più generi intrecciati fra loro.