Chi lavora nell’ambito dell’educazione se ne accorge ogni giorno: i bambini, così come le loro famiglie, sono molto cambiate negli ultimi decenni. Per fortuna i cosiddetti “padri-padroni”, autoritari e irreprensibili sono sempre meno numerosi, al contrario si sta facendo largo una figura paterna più presente e affettuosa. Allo stesso tempo è molto cambiato anche il ruolo femminile: le madri non sono più “solo madri”, dedite alla casa e ai bambini, ma anche donne, magari in carriera e si fanno in quattro per riuscire a conciliare la famiglia e il lavoro, rinunciando spesso a molte passioni o aspirazioni. Le famiglie sono meno numerose di un tempo e i figli sono i veri protagonisti: aspettati e desiderati a lungo, su di loro gli adulti si proiettano grandi ambizioni. Sicuramente non c’è un “meglio” o un “peggio”: come sempre nei cambiamenti vi sono aspetti positivi e altri negativi. Quella che forse si sta diffondendo sempre più è la tendenza (molto pericolosa) dei genitori di oggi di mettersi allo stesso piano dei figli, in una democrazia dei rapporti dove si sottovaluta la giusta distanza e soprattutto il valore delle regole. Le regole, i “NO”, detti con determinazione, coerenza e condivisi con il partner, sono fondamentali per crescere perchè orientano e contengono. Su questo chi si occupa di pedagogia e psicologia dello sviluppo deve lavorare a fondo: le regole fanno bene e favoriscono uno sviluppo sano di ogni bambino. Cari Genitori: non abbiate paure a darle!
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Incontro per i Papa’ a Milano..
Mammechefatica invita tutti i Papa’ di Milano ad un incontro gratuito per affrontare insieme il ruolo del padre nel processo di crescita dei propri figli. Sara’ una piacevole occasione per confrontarsi e osservare la figura paterna, i cambiamenti socio-culturali avvenuti negli anni, rispetto ai nostri padri e al sistema familiare in cui siamo stati cresciuti.
L’evento si terrà presso la Scuola Green Dada’ di Corso Italia 66, Milano in partnership con Piano C e Berlitz Italia.
Vi aspettiamo il giorno 15 giugno alle ore 18.30
Gradita conferma a: info@mammechefatica.it
Avanti Papà !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chi è e cosa fa uno psicologo con i bambini? (Parte seconda)
Nell’ultimo post abbiamo provato a rispondere ad alcuni quesiti che le persone che non conoscono l’ambito psicologico normalmente si pongono circa questo lavoro, soprattutto con i bambini. Riprendiamo da un punto centrale: Che ruolo hanno i genitori? I genitori sono i migliori alleati in un percorso psicologico, prima di tutto perché conoscono meglio di chiunque altro il loro figlio e poi perché possono aiutare concretamente il lavoro del professionista per capire da cosa derivi il malessere del piccolo. A che età si può iniziare a frequentare lo studio di uno psicologo? non c’è una regola: più i bambini sono piccoli (anche uno/due anni), più si coinvolgono in stanza i genitori facendo dei percorsi in coppia (solo la madre, una volta con la madre, una volta con il padre o con tutta la famiglia). Si traumatizzano i bambini ad andare dallo psicologo? Assolutamente no! Spesso lo psicologo si presenta come un dottore, ma che non fa punture, né somministra medicine, semplicemente vuole capire come stanno i bambini dentro di loro attraverso attività piacevoli (il gioco, il disegno..) perché possa essere sereno e tranquillo a casa, a scuola e con gli amici. Che problematiche si possono risolvere chiedendo aiuto? essendo noi tutti diversi, non esiste un decalogo delle difficoltà che si possono curare, ma, senz’altro possiamo dirvi che più spesso le problematiche che noi rileviamo maggiormente sono legate al cibo, al sonno, alla separazione, ai disturbi di apprendimento, relazionali, di ansia, di rabbia o tristezza. L’importante è capire che tutti nella loro vita possono affrontare momenti più difficili nella crescita dei figli: non si tratta né di essere cattivi genitori, né di avere dei figli “matti”.
Se non siamo state abbastanza chiare e volete ulteriori chiarimenti, scriveteci, come sempre, a info@mammechefatica.it !
Cerchiamo di concepire la scuola come…
Cerchiamo di concepire la scuola e l’asilo nido come un posto particolare, all’interno del quale i bambini possono avere dei legami e dei vissuti speciali. Non è una punizione (per la quale sentirsi in colpa offrendo in cambio dei regali), nè un abbandono, ma una possibilità di crescita. Figli e genitori infatti crescono e diventano grandi insieme sperimentando, imparando ad accettre il distacco e conoscendo altri bambini e contesti.
In una parola, come dice Daniele Novara ” Bisogna aiutare i bambini ad ampliare il loro mondo. Ecco il regalo più bello che possiamo fare ai nostri figli”.
Buon Mercoledì da Mammechefatica!
Convegno sulla depressione post-partum paterna
Avendone parlato anche noi sul blog recentemente, segnaliamo agli addetti ai lavori il Congresso Internazionale “Padri e Perinatalità, Attaccamento, Adattamento e Psicopatologia”. Il convegno si terrà a Bologna il 10 Maggio nell’Aula Magna del Dipartimento di Psicologia. Il tema è davvero interessante e attuale: la depressione perinatale paterna. Si parlerà anche della valutazione dei disturbi affettivi paterni facendo il punto sulla ricerca in Italia.
Per maggiori informazioni: info@dreamfree.it
E’ tempo di papà…
Mammechefatica invita i papà a leggere il libro: “Mo te lo spiego a papà” di Francesco Uccello (ed. Tea)
Perchè leggerlo: è una lettura ironica e simpatica e ci fa capire che anche il mondo maschile è in grado di gestire la prole, amare e crescere i propri figli…
A chi è rivolto: ai genitori. Il libro raccoglie una serie di domande difficili che i figli prima o poi pongono ai loro genitori…e in questo caso a farsene carico è…un meraviglioso papà “EducAutore” come si definisce per spiegare il suo ruolo di educatore (mestiere che svolge nella vita lavorativa..da quando è diventato anche genitore anche la sua prospettiva è cambiata…da qui nasce l’esigenza del libro..)
Perchè ne parliamo: per valorizzare l’aspetto educativo maschile nel quale da sempre crediamo molto. I bambini hanno bisogno dei loro papà, e il legame con loro è molto significativo.Non solo per l’aspetto sociale che la figura paterna riveste ma piuttosto per il rapporto e la fiducia che gli consentiranno di diventare grande e raccogliere le sfide della vita..
Ne abbiamo parlato anche i giorni scorsi e lo ripetiamo: i figli hanno bisogno di mamma e di papà in ugual misura, poichè ognuno di loro contribuisce allo sviluppo psico-fisico del piccolo (e non importa se sono separati o insieme).
Forza papà, fatevi spazio, vi aspettiamo!
Perchè essere genitori è così difficile?
Mammechefatica si interroga insieme a voi sul perchè la maternità e la paternità al giorno d’oggi siano un’esperienza o meglio una dimensione così difficile e complicata da vivere.
E come mai, pur essendo bombardati da mille teorie educative,metodi,libri e media, abbiamo e avremo sempre un dubbio dal punto di vista pratico sul “come fare a…..?”
I genitori sono rimasti soli nella relazione coi figli privati di quel mandato sociale che ci chiedeva di formare buoni cittadini trasmettendo loro i valori tradizionali come sostiene G.Pietropoli Charmet (presidente Ist. Il Minotauro, Milano) poichè l’educazione ha cominciato ad essere molto centrata sugli affetti e poco sui valori condivisi”.
Ecco aumentare quella sensazione di smarrimento, dato anche dal senso di solitudine e disorientamento a livello sociale. Le famiglie hanno bisogno quindi di spazi e tempi per poter condividere determinate esperienze con e per i propri figli.
Siete d’accordo?
MammeCheFatica consiglia: “Padri alla ricossa. Crescere un figlio oggi”
Mammechefatica consiglia vivamente di leggere il libro “Padri alla ricossa. Crescere un figlio oggi” della docente universitaria A. Oliviero Ferraris (ed. Giunti, Firenze 2012)
di cosa tratta: l’autrice discute della difficoltà di essere padre, soprattutto in quest’epoca di crisi. Il tentativo è quello di accompagnare il genitore nell’arduo compito di “assunzione della paternità” a partire da storie reali, fatte di persone con dubbi, paure e problemi.
perchè ne parliamo: Mammechefatica lo valuta a pieni voti, si tratta di un libro con molte indicazioni pratiche, efficaci, non banali e senza pregiudizi. Anna Oliviero Ferraris si conferma una grande psicologa con buone capacità comunicative.
a chi è consigliato: a tutti i padri e anche a quelli futuri, naturalmente.