Aspettiamo Tutti i Papà per un incontro sulla funzione paterna in cui affronteremo il ruolo padre nel percorso di crescita dei propri figli e vedremo insieme come sono cambiati i Papà di oggi e quanto sono importanti all’interno del nucleo familiare. Si tratta di un incontro gratuito in stretta collaborazione con Piano C (che ha condotto il sondaggio nazionale sui papà) e Berlitz Milano. Giovedì 28 Settembre presso la Scuola Dada’ in Corso Italia 66, Milano ore 18.30. Vi aspettiamo dopo il lavoro per un fine giornata un po’ diverso dal solito. Avanti Papà!
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Quando arriva il secondo figlio
L’arrivo del secondo figlio è un’ulteriore esplosione di felicità: si rivivono momenti di gioia indescrivibile, anche se è sempre diverso. Non solo perché i figli sono diversi, ma anche perché i genitori stessi sono diversi. Cambiati, cresciuti, più consapevoli e sicuri di sé. La famiglia si allarga e l ‘affetto, invece di dimezzarsi, si amplifica. Eppure non è così semplice la nascita di un secondo bambino. Subentrano le gelosie del primo e le conseguenti ansie dei genitori su come comportarsi. “Cosa posso fare per non far sentire ignorato il maggiore?” “Mi odierà perché tengo sempre in braccio il neonato?” oppure “Sarò una brava madre per tutte e due?”. Sono domande che più o meno si fanno tutti e scatenano grossi dubbi e sensi di colpa. MammeCheFatica suggerisce di contare sempre sul partner per dividersi i compiti e sostenersi l’un l’altro. E’ importante ritagliarsi degli spazi individuali con entrambi i figli e far sentire “speciale” con piccoli accorgimenti il più grande. Un’attività pensata solo per lui, una piccola sorpresa possono rendere più sereno il figlio maggiore sentendosi sempre nella mente di mamma e papà. I comportamenti di gelosia saranno comunque presenti, è normale, ma potranno essere più gestibili. In bocca a l lupo! E, per qualsiasi cosa, noi ci siamo!
Moms! al Teatro della Cometa a Roma!
Dopo il successo americano arriva a Roma Moms (Mom’s the word nel titolo originale) , il primo spettacolo sulla maternità che ovviamente non potevamo perderci!. Mammechefatica suggerisce alle mamme, neomamme, e genitori di Roma di non perdersi questa occasione, poiché lo spettacolo è veramente frizzante e piacevole. Ironizza sulla maternità, quel periodo in cui TUTTE le mamme si perdono un po’ tra pannolini, pappe e notti insonni.. “col cervello in pappa” e smarrite si riconoscono tra altre simili con le quali si sentono capite e accettate. Il mondo intanto va avanti…non curante dei piccoli o grandi problemi che abbiamo e così ogni mamma, con le sue fatiche, si sforza di crescere la sua creatura. Tra canzoni e balli (scritti da Stefano Fresi e Toni Fornari) le quattro attrici bravissime della Compagnia Tacchi Misti (Carla Ferrero, Valentina Martino Ghiglia, Laura Mazzi e Silvia Siravo) con la regia di Ferdinando Ceriani vi faranno rievocare certi ricordi tra una risata e un sorriso!.
Moms è al Teatro della Cometa (tra il Campidoglio e Teatro Marcello) ed è in scena fino al 19 Febbraio a Roma.
Per una serata in centro con le amiche o col marito Moms! Vi restituirà una bella energia e una grande dose di ironia da riproporre ai vostri “mostriciattoli” a casa!
Quando si aspetta il secondo..
MammeCheFatica dedica questo post alle mamme in attesa del loro secondo figlio/a. Se da una parte vi è più consapevolezza (“so bene quello che mi aspetta”) dall’altra vi è una forte preoccupazione: quella di non riuscire a dare il senso di unicità al figlio maggiore e di doversi dividere tra i due fratelli. Come fare quindi a gestire il nuovo mènage familiare? Col tempo si verrà a creare un nuovo equilibrio che però è bene provare a definire (almeno in parte) nel periodo della gravidanza per preparare il fratello maggiore al grande cambiamento facendo in modo che possa accettare il nuovo nato senza troppe forme di gelosia e sofferenze di varia natura.
In questo fase di transizione è fondamentale il ruolo attivo del papà che con la sua presenza è in grado di occuparsi del primogenito, rassicurarlo e infondergli fiducia. Troviamo sia giusto condividere un libretto che affronta questi temi e parlarne senza aggiungere troppo stress o ansia però. Preparare insieme dei giochini o un disegno per l’arrivo del fratellino o della sorellina è un gesto importante e utile non solo per il bambino ma anche per gli adulti coinvolti emotivamente. Sarà una nuova avventura per tutti da vivere e scoprire giorno dopo giorno tra prove ed errori.
Scuola Materna: il grande salto..
Conosciamo molti bambini che quest’ anno hanno fatto il grande salto verso la Scuola dell’ Infanzia (Scuola Materna ci piace di più). Sappiamo bene che rappresenta un forte cambiamento per loro e per i genitori (che perdono quel rapporto esclusivo con le Educatrici). A distanza di più di un mese la maggior parte di loro avrà accettato il nuovo ambiente e inizierà ad instaurare amicizie con il gruppo dei pari.
Forse la difficoltà maggiore potrebbe essere il Distacco mattutino dalle figure genitoriali. Entrare in Asilo e non voler lasciare la mamma o il papà non è facile da affrontare nemmeno per i genitori stessi. In caso di crisi o di pianti:
– rassicurate il vostro bambino in modo chiaro ed efficace.
– evitate di sostare all’ingresso per troppo tempo
– evitate di fare promesse tipo il regalino o la merendina: andare a scuola deve essere un piacere non una minaccia! Aiutiamo quindi i bambini a modificare col tempo la tristezza in una accezione positiva, accettando e superando la mancanza dei genitori senza illudere o tradire la loro fiducia.
– i genitori tornano a fine giornata e sara’ bello raccontarsi a vicenda la propria routine! (Prima iniziano gli adulti, poi i piccoli, prendendo spunto,vi seguiranno!)
Chi c’è dietro MammeCheFatica??
Talvolta per chi ci segue dal blog o dai social è difficile dare un volto e un ruolo a MammeCheFatica, se non ci ha mai incontrato personalmente. Abbiamo deciso quindi di ripresentarci una ad una perché, in fondo, il nostro lavoro si basa su una relazione umana. Siamo due sorelle, Marta Stella e Sara Luna, con la passione della pedagogia e della psicologia infantile. Marta, la maggiore, ha una lunga esperienza nella gestione di asili nidi, di supervisione di èquipe educative e laboratori creativi e di letture animate. Sara, la più piccola, è psicologa e psicoterapeuta e si occupa di bambini, adolescenti, ma anche di adulti. Insieme, da tempo, proponiamo progetti a sostegno della genitorialità presso aziende, asili, scuole, associazioni, librerie ecc.. formando genitori, operatori, educatrici e baby-sitter (andate alla pagina delle collaborazioni per farvi un’idea). Il blog dal 2011 raccoglie una serie di riflessioni sulla fatica di allevare serenamente un bambino piccolo, sull’essere genitori o educatori, alternate ad una serie di proposte originali di incontri per adulti o laboratori per bambini.
Siamo sempre più contente del lavoro che svolgiamo (con entusiasmo, coerenza e professionalità) e avere il feedback positivo delle persone che incontriamo ci dà ancora più energia per continuare questo percorso! Grazie a tutti voi che ci seguite quotidianamente e, come sempre, siamo a disposizione se ci volete scrivere a info@mammechefatica.it!!!!
Le provocazioni dei bambini: com’è meglio comportarsi?
Spesso l’oppositività e la provocazione sono associate alla fase adolescenziale, dove i figli stanno crescendo e biologicamente sentono la spinta a rifiutare i genitori e gli adulti in generale. In realtà, a livelli inferiori, anche nei bambini piccoli si possono riscontrare moti di rifiuto, opposizione, rabbia e provocazione. A partire dai due anni circa, infatti, i bambini imparano a capire di essere persone distinte dai genitori, con il potere di affermare la propria volontà. Dunque iniziano i cosiddetti capricci (termine dispregiativo che non approviamo molto), i “No”, le urla e le sfide. In qualche modo è come se il bambino chiedesse provocatoriamente a mamma e papà: “Mi vuoi bene anche se faccio il monello?”. Se la reazione dei grandi è ferma, ma anche comprensiva, i bambini riceveranno quel senso di fiducia fondamentale per poter crescere in armonia. Se invece gli adulti trasmettono un messaggio giudicante, che suona come un’ etichetta indelebile (“Sei un monello, cattivo, intrattabile!”), alla lunga i figli non faranno altro che confermare l’idea che gli altri hanno di lui. Riflettiamo sull’influenza enorme che i comportamenti degli adulti hanno sui bambini in fase evolutiva.
Raccolta differenziata? Sì, ma giocando!
Mammechefatica invita tutti i bambini a giocare alla raccolta differenziata! “In che senso??”, vi starete chiedendo voi.. Non è difficile da spiegare ai bambini, ma crediamo sia importante coinvolgerli in modo attivo per responsabilizzarli e far in modo che buttino via gli avanzi di cibo (speriamo pochi!) nell’umido e il resto nel contenitore del secco e ovviamente separino la carta dalla plastica e dal vetro. La raccolta differenziata per i bambini piccoli si può trasformare in un gioco, o meglio, in un’ esperienza tattile. Mamma, papà, proviamo?! Con un po’ di pazienza e di tempo a disposizione facciamo scoprire al nostro bambino la consistenza della carta e della plastica e indichiamo loro dove bisogna gettare i vari materiali. I più grandicelli potrebbero, invece, in questi giorni di vacanza, fare delle etichette simpatiche da attaccare nella zona apposita e ricopiare lo schemino dell’Azienda che si occupa dei rifiuti su cosa mettere e cosa non mettere nei vari cestini.
L’abbiamo scritto più volte: la raccolta differenziata è importante da far fare ai bambini già da piccoli per renderli futuri cittadini responsabili dell’ambiente.
Ricordiamoci sempre che i bambini più delle parole memorizzano i gesti: se in famiglia si è sensibili e attenti nel separare gli avanzi, la carta e la plastica e così via.. sarà immediato e naturale per loro imitare mamma e papà in questo processo.
Quindi forza, Grandi e Piccini, Differenziatevi !!!!!!
Piccoli rimedi anticaldo..
L’ estate è arrivata, il caldo è esploso…in attesa di portare i bambini al mare o in montagna vediamo come affrontare il problema in città. S,i sa il caldo afoso genera insofferenza anche tra i bambini che spesso interrompono il sonno e in molti casi diminuisce anche l’appetito. Ecco alcune strategie anticaldo:
– vestire i piccoli con indumenti freschi e leggeri, onde evitare l’esplosione di sudamina (in particolare vicino al cuoio capelluto) e cambiare spesso le lenzuola del lettino
– dare loro acqua, tisane a temperatura ambiente (il finocchio piace molto!) e succhi freschi centrifugati o frullati
– proporre più spuntini durante il giorno per chi perde l’appetito e non ha voglia di mangiare (evitando di ricorrere alla tv però!)
– nelle ore calde in cui il parco o i giardini sono inarrivabili proponete loro di giocare con l’acqua! In bagno o sul terrazzo, un po’ di bottigliette di plastica e un imbuto e farete la loro felicità! Oppure lavate qualche bambola o macchinina che aveva bisogno di una bella ripulita!
– evitate di tenere per troppe ore i bambini con l’aria condizionata accesa oppure areate il locale e poi spegnete: non fa molto bene ai piccoli..parola di Mammechefatica!
“Noi ci vogliamo bene” di Marco Bianchi..
Questa mattina in occasione della Moms Week promossa da Fattore Mamma e Periodo Fertile presso il Westin Palace di Milano abbiamo parlato e discusso di varie tematiche dal nostro punto di vista psicopedagogico. Abbiamo avuto il piacere di conoscere anche l’autore di “Noi ci vogliamo bene” – Ed. Mondadori – Marco Bianchi (divulgatore scientifico del team di U.Veronesi).
Perchè ci piace: abbiamo apprezzato il libro (stile fresco e piacevole da leggere!) perchè tratta di temi a noi molto cari (la funzione del cibo e del nutrimento come atto d’amore dal periodo della gravidanza allo svezzamento e oltre). Il libro parte dal racconto autobiografico dell’autore (la ricerca di un figlio, il concepimento e la gravidanza) con una serie di spunti e inserti tecnici e una parte di ricette finali che crediamo siano un valido strumento a livello pratico per tutte le mamme e i papà in azione!
Perchè ne parliamo: ne parliamo con piacere poichè abbiamo ascoltato il suo racconto e la sua testimonianza dal vivo e ci piace l’idea di condividerla con tutti voi. Utilizzare un tipo di alimentazione sana e consapevole crediamo sia il primo vero passo per volersi e volere bene davvero. Imparare a concentrarsi su quello che mangiamo, facendo delle scelte e privilegiando alcuni alimenti è un’azione fondamentale da trasmettere anche ai bambini che fin da piccoli imparano proprio dai nostri gesti.
p.s. MammeChefatica per la cena di domani sera proverà la “Crema di cavolfiore e riso basmati” che trovate a pag. 192 del libro di Marco!
Una piacevole lettura a tutti!