“Se la metto nel passeggino, piange e strilla come un’aquila e allora la tengo in braccio” “Se non vuole, pazienza, decide lei, piuttosto che sentirla piangere”. A queste considerazioni che sentiamo dire ogni giorno da tante mamme, rispondiamo: perché non provare a capire il pianto del nostro bambino? Perché non provare ad aspettare qualche secondo prima di agire e prenderli in braccio? Non si tratta di essere cattivi genitori, anzi, così facendo facciamo sperimentare loro il senso dell’attesa. Quella parola magica che ora i nostri bambini non conoscono più! Con la nostra voce possiamo tranquillizzarli, possiamo cantare una canzoncina e ripetere ai nostri bambini di aspettare un attimo.
In quell’istante dobbiamo mostrare coerenza e fermezza, altrimenti non siamo credibili e passiamo loro un messaggio ambiguo. Se volete provare a modificare il loro comportamento dobbiamo essere consapevoli di mostrare anche il nostro. Ovviamente dobbiamo darci del Tempo per interiorizzare il contenuto, le formule magiche non esistono neanche qui..