Come gestire l’ansia da rientro?

L’anno educativo sta per iniziare e tanti bambini, piccoli e grandi, si apprestano a finire le vacanze e ricominciare la routine. Questo è sempre un momento carico di aspettative per tutti, sia per chi inizia una nuova avventura, sia per chi riprende il ciclo interrotto dall’estate. Infatti ritrovare i compagni di scuola e le maestre dopo tre lunghi mesi è sempre un’emozione! Per questo motivo vi suggeriamo di comprendere e osservare un’eventuale regressione che può manifestarsi con episodi di enuresi notturna, forte timidezza o ansia da prestazione. Inoltre:

-Per stemperare l’ansia e la paura del rientro potrebbe essere un’idea quella di raccogliere le varie esperienze vissute quest’estate e scriverle su un quaderno da portare in classe.

-Nel caso di bambini piccoli è importante creare una raccolta di piccoli oggetti che fungono da simbolo e da ricordo.

-Dare tempo e non fare tutto di fretta, ma ritornare in città in anticipo.

-Non insistere troppo nel raccontare a tutti dell’inizio del nido o della nuova avventura..anche se non ne parlano espressamente i bambini si ricordano tutto e non è il caso di anticipare in continuo il tema della separazione e del distacco che genera molta ansia. Piuttosto leggete insieme un buon libro come preparazione all’esperienza.

Fratelli e sorelle a confronto

fratelliSpesso ci capita di venire a conoscenza di dinamiche particolari in famiglia composte da più figli, sia maschi, sia femmine.

I genitori si trovano inevitabilmente a fare dei confronti tra figli maggiori e minori, ma chi ci “rimette” sono sempre i bambini/ragazzi perchè, a seconda dei casi, o si sentono non capiti, messi in secondo piano, o, al contrario si sentono ipervalorizzati e dunque provano l’ansia “da prestazione” per raggiungere sempre le aspettative di Mamma e Papà. E’ chiaro che ogni figlio susciti nei genitori reazioni, comportamenti ed emozioni diversi: siamo infatti tutti diversi, ognuno con la sua storia e la sua personalità. Quindi non ci si deve preoccupare di questo, ma anzi è importante riconoscere e rispettare le diversità di ogni membro della famiglia e non pesare tutto con il “bilancino” (“Se faccio fare danza a lei, devo farla fare anche alla sorella” ecc..).

Vedrete che ogni figlio vi insegnerà ad essere il genitore più giusto per lui stesso!

Le aspettative dei grandi…

 

Quanto incidono sullo sviluppo armonioso di un bambino le aspettative dei genitori? Molto; per questo motivo noi adulti (madri, padri, tate, educatrici ed insegnanti) dobbiamo sempre ridimensionare i desideri che abbiamo sul bambino. Innanzitutto ricordandoci che lui/lei è una persona autonoma e diversa da noi, con una storia diversa, con esigenze e volontà diverse. Lasciamo che possa esprimere la sua personalità liberamente, senza paura di essere sbagliato o diverso. Inoltre non pretendiamo troppo da lui/le:, ognuno ha bisogno del suo tempo per crescere, imparare e maturare. Spesso poi al giorno d’oggi si punta molto sul successo,sulla prestazione infallibile, sulla capacità multitasking..tutte cose impegnative per un adulto, figuriamoci per un bambino! Non sovraccarichiamolo di impegni ogni giorno (musica, danza, teatro, basket, nuoto, calcio, catechismo ecc..), ma lasciamogli il tempo anche di inventare giochi, leggere o imparare a tollerare la noia!