Cosa raccontare ai bambini di questo tragico luglio? Non è troppo presto parlare di atti terroristici, rabbia e violenza? A seconda dell’età, spiegate ai bambini ciò che sta succedendo mantendo un tono rassicurante che infonda fiducia. I bambini avvertono per primi le nostre ansie e le nostre paure. Evitate di far vedere loro il telegiornale e se sono grandi invece commentate i fatti insieme: rappresenta un ottimo modo per condividere anche le immagini più forti e strazianti. Cerchiamo sempre di offrire delle spiegazioni concrete e realiste utilizzando parole semplici e chiare. E offriamo loro considerazioni che possano far germogliare un senso critico verso la società di cui facciamo parte. Non parlarne in casa può essere una scelta, ma crediamo sia più giusto che possano apprendere le notizie e le informazioni (soprattutto le più brutte) proprio dai genitori e non in modo indiretto dalla scuola e dai compagni. I genitori hanno il compito di rassicurare in questi casi e di restituire al proprio figlio la serenità perduta e trasmettere il più possibile il senso di civiltà partendo dalle piccole cose. È importante capire piuttosto che giudicare. È importante attivare un atteggiamento di tipo empatico e “mettersi nei panni di” piuttosto che ignorare la realtà che ci circonda.
Potrebbe essere un ottimo strumento per i futuri cittadini del mondo che stiamo crescendo.