Se non mangia le verdure?!?

Capita a tutti i bambini prima o poi la fase critica verso le verdure…un odio e un rifiuto profondo che li porta a spostare il piatto e talvolta anche a rovesciarlo…Capita perché crescendo il bambino compie un processo di selezione del gusto in modo più completo e quindi è in grado di stabilire con più chiarezza e decisione ciò che gli piace oppure no. Quando il bambino è in questa specifica fase occorre un’ottima capacità mediatica: l’ideale sarebbe sempre quella di assaggiare per poi capire se continuare o meno ma nella pratica quotidiana sappiamo quanto è difficile! Talvolta piuttosto che ripetere mille volte che bisogna mangiare le verdure (e che poi però non si assaggiano neanche) meglio giocarci su: prendete ad esempio delle verdure di legno (le trovate su http://WWW.OKOSHOP.IT) e organizzate un bel gioco imitativo dove il bambino può preparare a voi o agli orsacchiotti o alle bambole degli ottimi minestroni, vellutate,torte salate! Mentre giocate, immaginate di sentire anche il profumo e di assaggiarle ovviamente! Talvolta la potenza del gioco e’ più forte e incide con più fascino rispetto alle nostre continue frasi “su forza mangiane un po’ “. Se il bambino sente che l’adulto è tranquillo può essere che sperimenti e riprenda a mangiarle con più interesse e disinvoltura.

Provate  e raccontateci!

 

 

 

Come affrontare le paure legate al water nei bambini

 

Torniamo a parlare delle paure legate al water nei bambini poiché è uno degli articoli più letti in assoluto, e in questo periodo immaginiamo collegato allo spannolinamento è davvero cliccatissimo. Intanto vi ringraziamo per la fiducia e per il passaparola continuo!  Se dovessimo spiegare come fare ad affrontare il tema delle paure legate al water proveremmo così:

  • intanto cerchiamo di ridimensionare e di fare capire al piccolo che tutto col tempo si può aggiustare e risolvere
  • mai negare il problema (dal loro punto di vista è un grande problema con cui fare i conti e confrontarsi) piuttosto dare loro i giusti strumenti per affrontare la paura e il timore di questo strano oggetto che è il water
  • raccontare che tutti noi ne abbiamo avuto un po’ paura può sempre essere incoraggiante
  • prenderci la giusta confidenza: andare in bagno, tirare l’acqua, pulire con una spugnetta, portare dei giochi è un modo ‘ per stare con il nemico’ e provare a diventare più disinvolti
  • quando il bambino si irrigidisce, piange,si oppone anche solo al pensiero di  andare in bagno non arrendetevi ma usate altre strategie: fateci andare un pupazzo al suo posto
  • fate in modo che il pupazzo stesso abbia un po’ paura e che sia il bambino a guidarlo e incoraggiarlo: “dai forza proviamo insieme,ci sono io qui con te”
  • non perdete troppo tempo nel sottolineare la troppa paura piuttosto dategli l’idea che va bene così, domani andra’ meglio, non fate pesare la vostra insoddisfazione
  • non parlatene troppo durante la giornata altrimenti rischia di diventare un’ ossessione invece deve essere un meccanismo del tutto naturale e non deve essere motivo di tensione e nervosismo anche tra i partner su come fare
  • provate a mettere in pratica questi piccolissimi suggerimenti vi garantiamo che con un buon  atteggiamento da parte nostra di adulti consapevoli anche il piccolo con più resistenze si lascerà andare non appena percepirà una forte fiducia nei suoi confronti e null’altro
  • Spesso avvertiamo troppa pesantezza e preoccupazione: trasformate questo passaggio in qualcosa di più divertente e coinvolgente e i bambini vi seguiranno anche in bagno!
  • sulla pag fb Mamme Che Fatica o su IG i nostri video su questi temi

 

Mangiamo tutti le verdure!?!

L’unica vera soluzione per far mangiare ai bambini sapete qual è? È mangiarle a tavola insieme ai piccoli. Se abituiamo i vari sensi in particolare la vista e l’olfatto (ma nel caso di bambini piccoli anche il tatto) sarà più semplice e naturale apprezzarle e assaggiarle senza capricci o minacce. MammeCheFatica vi suggerisce di sfruttare la stagione estiva per sperimentare la frutta e la verdura con i vostri bambini a casa. Talvolta un po’ di fantasia è necessaria però per incuriosire anche i più diffdenti..

– Portate i piccoli al mercato: si tratta di una esperienza importante e ricca di stimoli, voci e colori

– lavate la verdura insieme a loro: poter toccare i vegetali è un gesto importante per acquistare fiducia verso quelle strano colore verde..

– unite le verdure (o la frutta) con del formaggio grana: acquistano più gusto

– divertitevi a creare delle simpatiche facce (utilizzando le olive per gli occhi, una carota tagliata a julienne per la bocca e una fogliolina di basilico per una lacrima nel caso in cui fosse triste).

– preparate un frullato tutto verde da offrire con la cannuccia, è più buono!

– fate in modo che l’esperienza sia naturale e positiva, senza irrigidirvi di fronte ad un eventuale rifiuto o pianto del bambino, come tutte le novità vanno metabolizzate.

 

 

Perchè il water talvolta spaventa i bambini?

waterUn oggetto comune apparentemente innocuo, come il water, talvolta spaventa e angoscia i bambini piccoli (ma anche i loro genitori). Perchè? Come ci si può spiegare pianti, urla e rifiuti persistenti dei nostri bambini di fronte alla proposta di fare pipì e pupù nel gabinetto? Come sempre ci sono diversi fattori che si intersecano fra loro: senz’altro è un sanitario che spaventa perchè ha “un buco nero” che raccoglie e “lancia” le cose chissà dove. Spesso i bambini hanno paura di cadere anche loro lì dentro. A questo proposito, un riduttore, magari colorato e simpatico, può aiutare il piccolo a sentirsi meno spaventato.

Inoltre le fantasie sulle feci sono numerosissime: alcuni hanno paura di lasciar andare per sempre una loro parte preziosa da conservare. Anche se a noi adulti sembrano pensieri assurdi e non riusciamo a far capire loro in alcun modo che la pupù va fatta lì e non nel pannolino, dobbiamo cercare di mantenere la calma e avere una pazienza infinita. Infatti molto facilmente può scattare una lotta continua difficile da arrestare. L’adulto si arrabbia e il bambino si irrigidisce ancor di più sul suo rifiuto (intorno ai due/tre anni poi i bambini sono tenacissimi pur di affermare la loro persona!) ed è un continuo litigare. In realtà in queste situazioni l’arma vincente è la creatività e la pazienza. La prima serve per inventarsi modi diversi di affrontare la problematica, la seconda per non arrendersi all’esplosione di rabbia che ci muove dentro. Questa rabbia talvolta viene suscitata dalla sfida che sembra mettere in atto il bambino nei nostri confronti. Ma niente panico, anche questa fa parte della sua modalità di mostrarsi forte e autonomo.

Disagi al centro estivo?

 

Oggi rispondiamo a Valentina e Rosanna che ci hanno scritto, disperate, perché non capiscono come mai i loro bambini non vadano al centro estivo di buon umore, ma piangano all’entrata (nonostante fossero ben inseriti a scuola durante l’anno). Care Mamme disperate, non conosciamo i vostri bambini, dunque non possiamo dare una risposta se non molto generale. Innanzitutto, come noi adulti probabilmente anche loro saranno stanchi di alzarsi al mattino presto e avranno bisogno di una meritata vacanza rilassante. Sentono il clima estivo e desiderano stare di più con mamma e papà: è una cosa assolutamente normale! Poi bisogna considerare i casi particolari e chiedersi:
-Da quanto tempo lo fa?
-Si comporta in un certo modo solo in alcuni giorni specifici (ad esempio se lo accompagna la mamma o se c’è un’educatrice piuttosto che un’altra)?
-Il suo è un disagio che compare in altri contesti? Ad esempio: mangia molto meno, fa fatica a dormire, gioca con meno piacere?

Care Mamme, avete un compito: osservare attentamente i vostri piccoli, rispondere a queste semplici domande e farci sapere! A presto