Prepararsi alla scuola dell’infanzia

 

Come prepararsi alla scuola dell’infanzia è una delle domande più gettonate in questo periodo per tutti coloro che a settembre inizieranno una nuova avventura: diversa dal nido e diversa dalla routine a casa con i nonni o la tata. Vi garantiamo che nonostante tutti i discorsi preparatori possibili e immaginabili un po’ di crisi e di pianti saranno inevitabili perché si tratta di un cambiamento importante che segna una delle tappe evolutive dell’infanzia. Cosa fare per preparare i piccoli a questa nuova realtà:

  • Parlarne in casa ma senza troppa ansia da prestazione
  • Saper incuriosire il piccolo verso la novità rassicurandolo sempre
  • Incoraggiarlo raccontandogli che tutti noi ci siamo riusciti
  • Evitate di dire “devi togliere il pannolino se no non ti vogliono le maestre”…frasi di questo tipo non sono per nulla d’aiuto anzi..
  • vivere questo tempo in modo sereno sicuri di poter creare una nuova routine
  • leggere insieme dei libri che affrontano questo passaggio
  • evitare di elencare gli amici del nido che poi saranno nella nuova scuola: dovranno imparare a stare con tutti e non fare affidamento solo alle vecchie amicizie (spesso proiezioni dei genitori)
  • lavorare sull’autonomia del bambino sfruttando tutte le occasioni che la quotidianità ci offre: dal lavarsi,vestirsi, aiutare a.., provare a fare tutto ciò che è possibile fare! 
  • Deve poter sperimentare sperimentando! 

 

Quarantena con i bambini: quattro errori da evitare

Quattro errori da evitare in questo momento così complicato, anche per i nostri bambini:

  1. Cercare di negare l’evidenza, raccontando loro che non sta succedendo nulla. Ovviamente, anche i bambini più piccoli avvertono i cambiamenti e il clima emotivo in casa, dunque è importante sempre essere onesti, usando però le parole giuste in base all’età
  2.  Raccontare ogni singolo dettaglio e scendere in descrizioni troppo accurate di quello che sta succedendo. Al contrario di quanto detto prima, è importate non sottolineare l’aspetto drammatico di questa emergenza, cercando comunque di trasmettere ottimismo e speranza verso il futuro
  3.  Permettere ai bambini di cambiare le loro abitudini sul sonno, sull’alimentazione ecc..anche se non ci sono più gli obblighi scolastici, una certa routine va mantenuta per rassicurarli. I “confini educativi” sugli orari e sulle regole vanno mantenuti anche in questo momento
  4. Permettere ai bambini di utilizzare eccessivamente gli schermi. Anche se è difficile spesso coinvolgere i bambini tutto il giorno, lasciarli in balìa di tv, tablet e cellulari non è una buona soluzione!

Gestire l’ansia..

 

La stagione estiva talvolta può aumentare l’atteggiamento ansiogeno nei bambini poiché devono fare i conti con una nuova routine: senza scuola, con tutta la giornata a disposizione, i genitori che lavorano ecc. Molte volte i bambini ci chiedono:”e dopo cosa faccio?”. Sembra banale, ma non è semplice e immediato ‘riempire’ la giornata: occorre un ingrediente fondamentale: l’organizzazione. Diamo ai bambini un’idea della scansione del tempo utile per contenere e gestire meglio l’ansia che può maturare in situazioni poco definite. Possiamo anche creare un cartellone, un collage che rappresenta le attività da fare o utilizzare la scrittura (laddove sono già autonomi). Non dimenticate di raccontare anche i vostri programmi che sono sempre significativi per loro: “vado in ufficio, poi al ritorno passo in posta, poi vado a prendere il latte e ci ritroviamo al parco questo pomeriggio”. E prima dell’addormentamento invece rivedere insieme il vissuto della giornata e prepararsi alla successiva.

Come gestire l’ansia da rientro?

L’anno educativo sta per iniziare e tanti bambini, piccoli e grandi, si apprestano a finire le vacanze e ricominciare la routine. Questo è sempre un momento carico di aspettative per tutti, sia per chi inizia una nuova avventura, sia per chi riprende il ciclo interrotto dall’estate. Infatti ritrovare i compagni di scuola e le maestre dopo tre lunghi mesi è sempre un’emozione! Per questo motivo vi suggeriamo di comprendere e osservare un’eventuale regressione che può manifestarsi con episodi di enuresi notturna, forte timidezza o ansia da prestazione. Inoltre:

-Per stemperare l’ansia e la paura del rientro potrebbe essere un’idea quella di raccogliere le varie esperienze vissute quest’estate e scriverle su un quaderno da portare in classe.

-Nel caso di bambini piccoli è importante creare una raccolta di piccoli oggetti che fungono da simbolo e da ricordo.

-Dare tempo e non fare tutto di fretta, ma ritornare in città in anticipo.

-Non insistere troppo nel raccontare a tutti dell’inizio del nido o della nuova avventura..anche se non ne parlano espressamente i bambini si ricordano tutto e non è il caso di anticipare in continuo il tema della separazione e del distacco che genera molta ansia. Piuttosto leggete insieme un buon libro come preparazione all’esperienza.

I ricordi di un’estate..

L’estate sta per finire, i bambini lo avvertono e anche loro, come noi grandi, iniziano a fremere per il rientro obbligato e le routine quotidiane che ricominciano. I più piccoli naturalmente vanno preparati al distacco che potrebbe essere faticoso dopo molti giorni passati a stretto contatto con mamma e papà. Anche gli adulti devono essere consapevoli di questo grande cambiamento e devono accettare eventuali “capricci” incomprensibili o atteggiamenti regressivi che sottointendono una difficoltà di separazione. A qualsiasi età, tuttavia, è importante parlare di quello che succederà di lì a pochi giorni, senza ansie. Con i più grandicelli si può anche ripercorrere quello che si è fatto durnate l’estate con disegni, racconti, diari di bordo e così via in modo tale da serbarne il ricordo, ma anche prepararsi al futuro, a quello che verrà. prestate particolare attenzione e sensibilità per tutti i bambini che a Settembre inizieranno una nuova avventura (cambio di un’insegnante, di scuola…) facendoli parlare liberamente con la possibilità di esprimere qualsiasi tipo di emozione (paura, ansia, gioia, tristezza, delusione..). Parlarne significa esserne maggiormente consapevoli e alleggerire le aspettative o i timori.

E a questo punto non ci resta che augurarvi…buona ripresa a tutti!

I bambini piccoli e il tempo

mamma stanca“Uff..questa giornata non passa più! Abbiamo già fatto di tutto e ora?”. Vi sarà capitato di pensare o dire ad alta voce qualcosa di simile se avete avuto a che fare con un bambino piccolo. Sia da genitore, sia da baby-sitter, infatti, trascorrere un’intera giornata (magari in casa perchè fuori piove o fa troppo freddo) con un bambino piccolo è molto, molto faticoso poichè ogni proposta dura il tempo di un attimo! infatti la loro concentrazione è davvero breve e hanno l’esigenza di essere continuamente stimolati. Il primo passo è ammetterlo a se stessi, senza avere paura dei giudizi altrui. Anche un’educatrice esperta fa fatica e deve sfruttare ogni energia e idea originale per arrivare a fine giornata. Vediamo qualche suggerimento per alleggerire il tutto:

-organizzare la giornata seguendo routine precise, come foste all’asilo nido

-proporre qualche attività particolare, guidata (un grande collage, la preparazione di biscotti o della pizza, la pittura..)

-alternare a momenti di gioco libero (è importante aiutare il bambino a sviluppare gradatamente una certa autonomia)

-approfittare del momento del riposino per “staccare la spina” e dedicarci anche solo per poco tempo a qualcosa che ci piace molto fare, evitando di svolgere quelle attività noiose e faticose, anche se doverose (lavatrice, i piatti, pulizie varie..)

organizzare momenti di condivisione con qualcun altro, ad esempio un’amica (meglio ancora se anche lei con figli!)

Compitiamo!?….

si studia!E’ vero..avete ragione mamme..la scuola è finita da tanto..però non stressiamo i nostri bambini con i compiti tutti i giorni! Facciamo in modo che siano loro a provare ad organizzarsi il tempo, almeno durante la lunga pausa estiva!

Piuttosto coltivate la lettura e trasmettete loro il piacere di un buon libro preso in biblioteca o in libreria insieme. Per i bambini pigri, che talvolta faticano a scuola,  MammeCheFatica propone di disegnare una tabella colorata con le varie materie da affrontare e i compiti da fare, magari insieme alla mamma o al papà.

L’esercizio della tabella è solo un modo per cercare di visualizzare gli obbiettivi e le cose da fare senza perderle di vista..tra un tuffo e un gelato! Stabilite quindi  insieme al vostro bambino un orario adatto per “compitare” (meglio se sempre alla stessa ora, la routine è importante per i piccoli in quanto garantisce stabilità e sicurezza). Responsabilizzatelo: dovrà essere puntuale e presentarsi all’appuntamento con astuccio e libro delle vacanze sul tavolo!

Evitate però di ripetere sempre che deve impegnarsi, che è pigro e svogliato..dategli  fiducia e rispettate i suoi tempi, non vi deluderà.

Parola di MammeCheFatica!