Comunicare ai bambini: ecco come fare

 

Come fare a comunicare in modo chiaro ed efficace ai bambini specie se piccoli? Siamo sicuri che possano comprendere ciò che raccontiamo loro? Queste sono di solito le richieste più frequenti dei genitori alle prese con i bambini piccoli. In primis, parlare,verbalizzare e raccontare ai bambini ciò che succede, è fondamentale fin da piccolissimi. Certo i bambini a seconda dell’età potranno percepire il senso generale, attraverso il tono della nostra voce, poi quando saranno più grandi e avranno più strumenti a disposizione allora saranno in grado di capire tutto, ogni singola parola e non solo il senso generale. Con i bambini è utile una forma comunicativa chiara, semplice, e molto pratica. Quindi ricordatevi sempre di aggiungere dei riferimenti concreti attraverso l’uso di immagini o oggetti che possono avere di fronte. (la famosa frase “i genitori vanno al lavoro ad esempio è difficilissima da capire! Associate al lavoro il vostro PC o altro in grado di rappresentare almeno in parte ciò che volete dire). Se state parlando della scuola dell’infanzia, come scuola nuova per l’anno prossimo, portate i bambini davanti alla futura scuola: il fatto di memorizzare visivamente i dettagli offre una maggior sicurezza. Infine utilizzate i contrasti e gli scherzi: sono sempre graditi, e se si apprende in modo divertente,come dimostrano le ricerche, inevitabilmente vi sarà maggior attenzione e disponibilità nel ricordare ciò che ci viene insegnato. Questo vale anche per gli adulti eh, anche se poi spesso ce lo dimentichiamo..e rischiamo di diventare terribilmente pesanti!

 

Le bugie dei bambini: come comportarsi?

Talvolta a partire dalla scuola d’infanzia i bambini tendono a raccontare delle storie fantasiose e non aderenti alla realtà (non delle “bugie” vere e proprie come lo intenderemmo noi adulti), sinonimo di intelligenza e creatività. Ma perchè lo fanno? Non certo per prenderci in giro, ma per lo più per attirare l’attenzione per rendersi sempre più autonomi e indipendenti dalle figure genitoriali. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, inventare storie rappresenta un raggiungimento evolutivo importante che implica la comprensione da parte del bambino di avere un pensiero suo personale,non evidente agli altri e su cui i grandi non hanno poteri.

Dai sei anni in poi, invece, i bambini possono raccontare bugie in modo consapevole e intenzionale poichè riconoscono la differenza tra verità e invenzione. Lo scopo principale delle menzogne è quello di non deludere le aspettative di mamma e papà, mostrandosi sotto una luce migliore.

Come reagire di fronte a questi episodi, talvolta anche spiacevoli e frustranti per i genitori? Con i bambini più piccoli MammeCheFatica vi suggerisce di non accusarli di essere dei bugiardi, ma di sorprederli con una battuta, usando l’ironia per far capire loro che abbiamo capito. L’importante è cercare di comprendere, se possibile, la ragione di fondo della bugia, mettendosi nei panni del bambino. Infatti punirlo in modo eccessivamente severo o con spiegazioni troppo lunghe e pedanti non hanno la stessa efficacia di una battutta che lo spiazza (ma è chiaro che si tratti di un comportamento sbagliato che va ripreso).