Lavorando ormai da anni con bambini e genitori ci accorgiamo di quanto le primissime esperienze di vita, anche prenatali dei genitori incidano sullo sviluppo futuro del bambino. Lo stato d’animo della madre durante la gravidanza, la relazione di coppia, la presenza o meno di un partner, i lutti, le ospedalizzazioni, le separazioni e i grandi cambiamenti influenzano molto la crescita dei bambini. Le emozioni vengono percepite molto intensamente dal neonato e si riflettono sul suo comportamento, sulla sua personalità e sul suo modo di relazionarsi con gli altri quando sarà più grande. Ma quindi, se per sfortuna ci dovesse capitare qualcosa di brutto, il neonato sarà influenzato e traumatizzato per tutta la vita? Per fortuna non è tutto già scritto, noi abbiamo gli strumenti per evitare che il bambino cresca con un malessere, lui stesso può avere la resilienza necessaria per affrontare gli ostacoli, noi tutti possiamo farci aiutare per superare i problemi e una speranza c’è! L’importante è interrogarsi, mettersi in discussione, essere consapevoli, non rimanere da soli con il proprio male ed eventualmente rivolgersi a un professionista competente.
Per saperne di più: MammeCheFatica suggerisce la lettura di: “Professione bebè” di B. Cramer ed Boringhieri