Sempre più spesso la nostra società vede nascere nuove forme di famiglie: arcobaleno, ricomposte e monoparentali. Quest’ultime sono caratterizzate da uno o più figli e un solo genitore. In Italia sono circa 5mln e sono per la maggior parte costituite da donne, separate o lasciate dal partner. In ogni caso la situazione è molto difficile perchè oltre ai problemi che ne derivano nel rapporto con i figli anche quelli più “concreti” non passano purtroppo in secondo piano. Con la crisi infatti i problemi economici aumentano soprattutto per chi deve sobbarcarseli da solo. Questa condizione necessita di una rete di sostegno che purtroppo in Italia ancora scarseggia. Il problema principale è il fatto di concentrare la responsabilità della crescita dei figli su una sola persona che, tra l’altro, deve anche elaborare il suo lutto personale. In genere poi i bambini che vivono in queste famiglie sono più responsabilizzati dei loro pari in quanto si sentono in dovere di essere molto maturi per aiutare il genitore in difficoltà, ma questo non è sempre un aspetto positivo perchè c’è il rischio di adultizzarlo troppo.
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Che fatica fare i genitori…eh?
Avete ragione! Fare i genitori in questo periodo sta diventando un mestiere sempre più difficile e complicato…perché? come mai?
Perché i bambini, per quanto belli siano, sono diventati tosti fin da piccoli..però è anche vero che sono proprio i genitori e gli adulti in genere a concedergli troppo, anzi tutto e subito.
Carissimi, dove è finito il senso dell’attesa? Perché vi è questo forte bisogno di dare, offrire e comprare anche quando non c’è una reale esigenza? Non è che forse abbiamo qualche ‘vuoto’ da colmare? oppure troppi di sensi di colpa? Perché non si riesce più a dire a di No quando serve?
No, non sono critiche, è solo un modo per riflettere e pensare insieme su come poter intervenire e ri-pensare il discorso educativo in generale, che inevitabilmente riflette e assorbe le mancanze della nostra società.
E voi mamme e papà cosa ne pensate? Siamo forse troppo esigenti?
“Di mamma ce n’è più d’una”
Il 20 Febbraio uscirà il nuovo libro “Di Mamma ce n’è più di una” di Loredana Lipperini, edito da Feltrinelli (15€)
Di cosa tratta: l’autrice acconta la maternità da un punto di vista diverso dal solito. Critico nei confronti di una società che impone la maternità come scopo principale dell’essere donna, ma che contemporaneamente ostacola questo “status symbol”.
Perchè ne parliamo: già dalla copertina si intuisce il paradosso dell’attualità. Inoltre non possiamo non parlarne dato che tratta un argomento a noi caro.
MammeCheFatica lo consiglia perchè: può anche farvi arrabbiare, ma senz’altro dà molti spunti per riflettere sulla condizione di noi donne oggi. Mamme acrobate in un paese pieno di ostacoli da superare.
N.B. Vi ricordiamo la nostra intervista all’autrice, che potete trovare qui.
La fatica dei padri separati
Le statistiche sui nuovi poveri in Italia dimostrano che la categoria dei padri separati è in aumento. Non è un caso che a Roma e a Milano siano nate le case “del papà separato”: luoghi pensati per accogliere a bassissimo prezzo uomini ridotti in povertà da separazioni e divorzi. Infatti questi papà, anche se ricevono uno stipendio nella media, sono costretti a versare un contributo mensile cospicuo (circa il 70% della busta paga) per mantenere i propri figli rimasti con la madre. Anche Carlo Verdone ha preso spunto da questo tema attualissimo per fare il suo ultimo film: “Posti in piedi in Paradiso”.
Sicuramente è un argomento di cui continuare a discutere per interrogarsi sul ruolo paterno all’interno della nostra società. Nel frattempo consigliamo due letture interessanti sull’argomento:
-“Quando i genitori si dividono” di S. Vegetti Finzi
-“Un genitore in più” di J. Juul