Che bella storia questa..da Repubblica.it

 

Leggendo le varie notizie tra un treno e l’altro, su Repubblica.it c’è una bellissima storia. La notizia viene da Riccione; In una scuola elementare c’è una maestra che decide di affrontare e rendere pubblico ai suoi alunni il problema di un compagno che soffre di epilessia. Dopo aver spiegato ai bambini (9 anni) di che cosa si tratta, decide di coinvolgerli e renderli partecipi in caso di emergenza. In classe viene appeso un foglio con i nomi dei bambini che dovranno soccorrerlo chiamando il bidello, prendendo le pastiglie dal cassetto etc. Ovviamente sarà l’insegnante in qualità di adulto, ad occuparsene in prima persona, però apprezziamo il fatto di voler responsabilizzare i bambini rendendoli solidali e in grado di aiutare.  

Bello pensare che anche a Scuola ci siano insegnanti che valorizzano il senso di umanità e solidarietà che sono a nostro parere le materie piu’ importanti da insegnare e trasmettere ai giovani adulti del futuro.

 

“Storia del leone che non sapeva scrivere”

libroA noi piace molto questa storia del leone che non sapeva scrivere..tanto che..ve ne raccontiamo un pezzettino! Mettetevi comodi però!

Di cosa parla: Narra  le disavventure di un leone, che dopo  aver incontrato una leonessa, seduta su un ramo di un albero e intenta a leggersi un bel libro, decide a tutti i costi di dedicarle una lettera d’amore..già ma come fare? il leone non sa scrivere!!! Allora, senza perdersi troppo d’animo, corre dagli altri animali e chiama a raccolta giraffe,scimmie,sciacalli, insetti anche se nessuno di loro riesce ad interpretare veramente i sentimenti del povero leone..alla fine dunque il leone decide di…

Perché ne parliamo: ci sembra un buon libro, da leggere insieme ai vostri bambini. E’ una storia simpatica, piena di tenerezza e solidarietà. (anche il Leone Re della Foresta ha in fondo i suoi guai e ha bisogno degli altri!)

A chi è rivolto:  Dai 3 ai 6 anni è l’età esatta! Bello il pezzo dello scarabeo che parla di escrementi (i vostri bambini ne sentiranno la puzza,ne siamo sicure…)

“Storia del leone che non sapeva scrivere” di Martin Baltscheit, Ed. Motta Junior, 9 euro.

Buona lettura

Figli o no?….

 

Il dibattito è ancora aperto purtroppo: figli o no?

Mammechefatica si chiede come mai ancora oggi una donna si debba sentire discriminata se decide di non avere figli. Nonostante l’informazione e la cultura vi è ancora un forte pregiudizio nei confronti delle donne che per scelta non generano figli. Mammechefatica esprime la sua solidarietà e ammirazione verso le donne che compiono scelte di questo tipo, spesso anche sofferte e dolorose.

Chi preferisce lavorare, mantenere la sua libertà e autonomia,viaggiare, fare tardi e avere tanto tempo libero senza sensi di colpa…perché lo ripetiamo volentieri essere madre non è indice di completezza o realizzazione totale.  Si possono esprimere le proprie risorse in tanti campi, senza doverle incentrare solo ed esclusivamente nel campo materno,col rischio poi di proiettarvi le ansie e le aspettative inconsce. L’essere madre deve poter essere una scelta libera; Le donne devono rispettarsi tra loro e rispettare soprattutto le proprie scelte individuali e i propri sogni.

 

Solidarietà a Peter Pan…

 

Decidiamo oggi di sfruttare questo blog per informare tutti i nostri followers su ciò che sta accadendo a Roma in questi giorni…

MammeCheFatica si associa al coro di No contro lo sfratto inviato all’Associazione Peter Pan Onlus. Per chi non la conoscesse è una onlus che mette a disposizione delle case vicino all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma ai genitori con bambini malati di cancro. Peter Pan è un ente serio, competente e conosciuto nel territorio dal ’94: troviamo inamissibile che esperienze così lodevoli debbano essere messe in scacco da una politica senza cuore. Casa di Peter Pan, siamo solidali con voi!

Il messaggio del Natale

 

Al di là del significato religioso, il Natale rappresenta un momento speciale per tutti i bambini, appartenenti a famiglie credenti e non. E’ senz’altro un momento di vacanza, di festa, in cui la famiglia allargata si riunisce, magari dopo tanti mesi passati senza vedersi. proponiamo ai più piccoli di preparare il menù scritto, se sanno già scrivere, o disegnare dei segnaposti per tutti gli invitati. Utilizziamo i loro centro tavola costruiti con amore all’asilo o a scuola e coinvolgiamoli nell’ apparecchiare.

Sfruttiamo questo momento per trasmettere anche ai più piccoli dei valori importanti di amore, calore, ma anche di fratellanza e solidarietà con chi è più debole. Non focalizziamoci sui regali e sull’aspetto consumistico della festività, quello che conta davvero sono la famiglia riunita di fronte ad una tavola apparecchiata con amore.