In casa: gestione del tempo con un bambino piccolo

Come gestire al meglio il tempo in casa? Perché vuole stare sempre con me? Perché non riesco a combinare nulla? Queste sono alcune delle vostre domande delle consultazioni online di questa lunga settimana. Vediamo di analizzarle insieme.

  • Stiamo parlando di bambini piccoli, e molto piccoli per cui è scontato che abbiano bisogno delle nostre continue attenzioni e cure
  • Il tempo in casa è ben diverso dal mondo la’ fuori. Le case solitamente sono piccole, poco spazio,tanti stimoli, per cui non è sempre facile e immediato che il bambino giochi. Perché di solito il bambino piccolo preferisce noi al gioco in sé: occorre tempo e costanza perché si abitui e perché trovi anche una certa soddisfazione che gli permette di allungare i tempi di concentrazione
  • Se però lo abituiamo e predisponiamo lo spazio con lo stretto indispensabile (un tappetino come ci ha insegnato la Montessori per delimitare e contenere lo spazio, delle ciotoline o vasetti yogurt, dei tappi degli omogeneizzati o di sughero, un collage ecc.) non appena il piccolo entra in quel nuovo contesto sarà attratto dal gioco e noi potremo dedicarci ad altro chiamandolo di tanto in tanto per supportare la sua attività
  • così facendo anche la nostra energia fisica e mentale è diversa: non siamo noi a “correre dietro” al bambino ma possiamo interagire con lui anche facendo altre cose
  • di tanto in tanto con la voce proviamo a sorprenderlo, a supportarlo, a fargli capire che ci siamo anche se stiamo facendo un’altra cosa
  • se mantenete questo atteggiamento vi accorgerete che il bambino riuscirà a vivere lo spazio in modo meno ansiogeno e riuscirà anche tra una vostra conferma e l’altra a ritagliarsi dei brevi spazi di autonomia indispensabili per crescere
  • Fateci sapere come va a casa!

 

Il Papà che addormenta il piccolo

 

E se fosse il papà ad addormentare il proprio bambino? Perché non sfruttare il periodo estivo per organizzare una routine diversa in cui anche i papà possono gestire il momento dell’addormentamento e potenziare il proprio rapporto e spazio relazionale con il piccolo. Per fare questo passaggio è importante organizzarsi all’interno della coppia e gestire con naturalezza il passaggio del testimone. Quindi se si decide che la mamma esce/è impegnata sarà il papà ad essere il centro, il punto di riferimento per il bambino in grado di offrire quel senso di protezione e sicurezza di cui ha bisogno. Questo vale anche nel momento in cui il piccolo dovesse piangere e cercare la figura materna: “ora faremo delle bellissime nanne insieme e poi racconteremo tutto alla mamma!”. Ciò significa però che anche la mamma deve essere pronta a cedere un po’ di spazio per valorizzare e supportare la figura paterna e pensare che vi possono essere modi diversi ma importanti di consolare e stare col proprio bambino. Provate e raccontateci come è andata la missione addormentamento!

Centro Estivo: si o no?

 

Il 15 Giugno potranno ripartire almeno i Centri Estivi dedicati alla fascia dai 3 anni in sù. Molti genitori ci stanno scrivendo per sapere un nostro parere in merito. Premesso che la decisione è molto soggettiva e dipende da una serie di fattori quali l’età del bambino, il contesto in cui vive, il lavoro e gli impegni dei genitori, non ultimo il livello di preoccupazione e ansia nella gestione della fase due e del relativo controllo del virus. Siamo favorevoli alla ripartenza di una socialità condivisa e organizzata dove i bambini possano gradualmente e in sicurezza tornare a giocare e fare i bambini. Se ne avete la possibilità poiché le strutture a cui vi affidate organizzano il Campus e se siete d’accordo e abbastanza tranquilli allora si, potete coinvolgere i vostri bambini in questa nuova avventura (si tratta davvero di un’avventura!) responsabilizzandoli (a seconda dell’età) per quanto riguarda il distanziamento sociale, mascherina e igienizzazione mani. Il tutto in modo scherzoso, divertente, senza che risulti pesante però…insistiamo sul tono ironico perché con i bambini è molto più incisivo uno scherzo e un tono di voce diverso da quello noioso e monocorde dell’adulto… soprattutto quando si tratta di far passare concetti importanti come questi!. Non preoccupatevi per l’eventuale crisi da distacco: è giusto che i piccoli possano avere momenti di fragilità dato tutto questo tempo a casa. Gli adulti accanto devono saper intuire e prevedere tutto ciò parlandone prima insieme e rassicurandolo il giusto. Se invece avete parecchie resistenze e non siete del tutto convinti, prendetevi del tempo per capire meglio perché in ogni caso deve essere un momento di svago e non di ansia totale e dato che queste sensazioni vengono implicitamente trasmesse al bambino è bene valutare a priori la questione per fare in modo che nonostante tutto possa essere una piacevole esperienza per tutti gli attori coinvolti.

La scelta dei giochi a casa aiuta

 

Scegliere con cura il materiale ludico con cui giocare a casa, nella propria cameretta, sembra una banalità ma è molto importante in particolare per il bambino piccolo che sta imparando ad approcciarsi al gioco (e alla vita, come direbbe Fink). Offrire loro pochi giochi ma selezionati a seconda delle esigenze e dell’età. Ricordando che se hanno 0-24 mesi i giochi migliori in grado di stimolare i vari sensi sono quelli naturali. Tappi di sughero, pigne,pezzetti o tavolette di legno, anelli per tende ecc. sono sempre i nostri alleati (costo zero o poco più) per organizzare semplici travasi o costruzioni. Anche se i bambini sono più grandi, per esperienza, suggeriamo sempre pochi giochi (in questo caso con un ricambio più frequente). Perche’ pochi giochi? Per aiutare il bambino ad organizzare il suo tempo durante la fase ludica: se ha pochi giochi sarà maggiormente portato a concentrarsi di più, a non disperdere subito l’attenzione, e col tempo ad avere più cura dei propri giochi. Se vive in uno spazio invaso da giochi, la tentazione (giustissima) di provarli tutti senza però poi effettivamente giocarci con nessuno in particolare.

Pingu’s school: la nuova scuola alle porte di Milano

Tra i vari progetti in corso stiamo seguendo i preparativi della nuova Pingu’s English School a San Giuliano,alle porte di Milano. Si tratta di uno spazio interamente ristrutturato e pensato per proporre ai bambini da 0 ai 6 anni un’esperienza ludica a 360 gradi supportata dalla scoperta della lingua inglese. Ci sarà posto per tutti: la struttura è di 800mq con relativo giardino e percorso multisensoriale che circonda l’edificio. Durante le mattine sarà a disposizione il nido e la scuola materna (la scuola abbraccia la filosofia montessoriana,il metodo di Reggio Children e l’approccio svedese della Scuola nel Bosco) nel pomeriggio invece  saranno attivi anche corsi d’inglese metodo Pingu’s per chi fosse interessato. Non vediamo l’ora di iniziare e poter condividere con i bambini, i loro genitori e il team educativo questa nuova avventura!.  Vi aspettiamo!!!!

Info e recapiti: info@pesangiuliano.it/www.pesangiuliano.it

02- 83422649 via Tolstoj 61,San Giuliano Milanese (Mi).

Milano Psicomotricità

psicomotricitaSe anche voi credete nell’importanza della psicomotricità vi suggeriamo il sito milanopsicomotricita, il quale propone diverse offerte formative dedicate ad insegnanti ed educatori che vogliono approfondire il tema e avere un feedback concreto e pratico su come organizzare un percorso psicomotorio a seconda dell’età dei bambini e delle loro potenzialità.

Paola e Chiara vi sapranno indicare le tecniche migliori per conquistare anche i casi più complessi. La psicomotricità è adatta ai piccoli (fin dall’età del nido) per iniziare a prendere consapevolezza del proprio corpo e iniziare ad orientarsi nello spazio. Si possono svolgere, a seconda delle necessità, sedute individuali o di gruppo.

Per info e contatti: Dott.sse Paola Cristina Chiesa ed Erika Guidolin 3404818960 – 3939120932  milanopsicomotricita@gmail.com

Come organizzare lo spazio a prova di Montessori?!

cameretta MontessoriMammechefatica prova a ragionare con voi sull’organizzazione dello spazio della casa e nello specifico di una eventuale cameretta. Cosa ci consiglierebbe la Montessori?! Sicuramente ci direbbe di:

– organizzare il materiale di gioco su delle mensole ad altezza bambino

– mettere a disposizione un tappeto che ha lo scopo di ‘ contenere’ e delimitare lo spazio- gioco. Utilissimo per i piccoli, che devono imparare a concentrarsi su un gioco alla volta.

– preferire il materiale di legno alla plastica

– regalare giochi come costruzioni, incastri, puzzle che possono contribuire a stimolare la creativita’

– saper riutilizzare materiali di recupero come tappi e ciotoline per travasare, nastri e fettucce colorate per provare a infilare.

– immancabili dei libretti da sfogliare e leggere con i Grandi

Provate a riordinare le vostre camerette che sono spesso stra colme di giochi…e vedrete che il vostro bambino col tempo imparerà ad organizzarsi con più facilita’ e diventerà piu’ autonomo. Per promuovere uno sviluppo psico-affettivo adeguato il piccolo deve vivere un ambiente che ‘corrisponda ai suoi bisogni e alle sue attività’. Grande importanza è data dagli oggetti che ‘trasformano in istruzione tutti gli atti della vita pratica’ scriveva la Montessori. E aveva ragione!!!!!!

Cambiare e organizzare la cameretta…

camerettaCome fare ad organizzare la cameretta e renderla piu’ funzionale anche se lo spazio a disposizione e’ poco o quasi inesistente?

Non temete, l’importante e’ riuscire a trovare un’ idea originale e sistemare i giochi in modo ordinato e adeguato per i vostri piccoli.

Talvolta ci rendiamo conto che avete tantissimi (troppi?!) giochi che non guardano neanche piu’. Il consiglio che vi diamo e’ quello di fare una selezione accurata dei giochi e materiali che utilizzate. Rinnovare o introdurre delle novita’ anche nel gioco e’ fondamentale. Anche se nelle case vi e’ sempre una mancanza di spazio ci sono due tre oggetti dal nostro punto psico-pedagogico sempre validi e importanti se pensiamo ad un bambino tra i 24  e 36 mesi.

  1. I  must have di Mammechefatica sono: tavolino e seggiolina (attenzione agli sgabellini, molto carini ma pericolosi!)
  2. Tappeto (quadrato anche piccolo) come piccola zona gioco per costruzioni-duplo- Cestino dei Tesori etc..
  3. Ceste o contenitori per i giochi ad altezza bambino
  4. Una piccola cucinetta o pentolini per preparare la pappa come fanno i grandi!
  5. Dei libretti rigidi così possono sfogliare le pagine in autonomia e dei libri Speciali da leggere in compagnia di mamma o papà.
  6. A noi piace lo stile essenziale, meglio se con un tocco di Design! Se i giochi fossero in legno sarebbe il top!!!!!!

MammeCheFatica sbarca a Piano C!

 

Eccoci pronte per una nuova avventura: le sorelle di MammeCheFatica sbarcano a Piano C per la gestione dello spazio Cobaby !!!

Piano C - Coworking Cobaby Community

Piano C si propone come “La prima esperienza in Italia di un modello di lavoro per donne, genitori e non solo“. A nostro parere è un posto davvero speciale, che merita una visita anche solo per curiosità! Sembra di essere nel Nord Europa!!!

Lo scopo dello loro spazio Cobaby è permettere ai genitori e ai loro bimbi di essere “vicinissimi facendo cose diverse: la mamma e il papà lavorano, i bimbi fanno cose da bimbi“.

Quindi se sei una Mamma o un Papà in cerca di un luogo dove lavorare, sicuro ed accogliente come il Coworking, dove poter far fare una esperienza di gioco e di crescita al tuo bambino, vieni a scoprire il Cobaby di Piano C, per tutti i bambini dai 3 mesi ai 3 anni.

Quando: tutte le mattine dalle 9.00 alle 12.00. nel pomeriggio, invece, vi aspettiamo con atelier, giochi e colori anche per i bimbi più grandi!

Dove: presso Piano C, Via Simone D’Orsenigo, 18- 20135 Milano

Cosa: tre ore piene di gioco, esperienze e nuove scoperte attraverso canzoncine, lavoretti manuali, pittura, travasi con la farina gialla intervallati da una gustosa merenda bio tutti insieme. Nel frattempo Mamma e Papà possono anche lavorare nel Coworking di Piano C nelle postazioni adiacenti, sentendovi giocare.

Con: l’esperienza e la passione dell’équipe di MammeCheFatica, coordinate da Marta Stella e Sara Luna Bruzzone, pedagogista e psicologa.

Perché: è un modo per imparare dolcemente il distacco dalla figura materna, rispettando i tempi del bambino e favorendo la socializzazione tra i pari mediante momenti di giochi strutturati.

Vi informiamo inoltre che sono previsti rimborsi per l’utilizzo dello spazio gioco grazie alla Dote Conciliazione della Regione Lombardia: fino a 200€ mensili ( trovate maggiori informazioni sull’apposita sezione del sito della Regione Lombardia ).

Tra gli altri servizi offriamo anche: consulenze pedagogiche e psicologiche per genitori e bambini, organizzazione di feste di compleanno ed eventi durante il weekend.

Cobaby di Piano C con MammeCheFatica

Vi aspettiamo numerosi!

Per maggiori informazioni e prenotazioni: 346/6892154 – info@mammechefatica.it

 

Buon inizio a tutte le bambine e bambini..

 

MammeCheFatica augura a tutte le bambine e bambini un bellissimo anno educativo ricco di stimoli ed esperienze uniche.

L’augurio è esteso a tutte le educatrici o maestre che si prenderanno cura di tutti i pargoli. Per loro è la fase più dura e intensa dell’anno, quella degli inserimenti! Siate pazienti e determinate, il tempo sarà l’unico vero alleato..immaginate e raccontate ai bambini nuovi i giochi e le attività che avevate inventato con i vecchi bimbi…

E infine alle nostre Mamme: preparate l’occorrente richiesto, armatevi di Pazienza e Saggezza..lasciare il vostro bambino vi sembrerà quasi impossibile, ma sappiate fidarvi e trasmettete loro l’entusiasmo giusto per giocare ed  esplorare un ambiente nuovo.

Siate autentiche. I bambini ‘sentono’ il messaggio che gli state passando. Se non siete convinte, non lo saranno neanche loro. Accettate il loro pianto e fatene tesoro. Se protetti, rassicurati e tenuti in mente, i piccoli si abitueranno presto al nuovo spazio che diventerà un luogo caldo e rassicurante in cui fare scoperte importantissime!  

Pensate a quando il vostro piccolo sarà entusiasta di andare all’asilo e vi saluterà con gioia perché avrà capito e accettato che la sua mamma o papà tornerà!

Bon Courage!