Lettera a Babbo Natale

 Tra gli appuntamenti classici di questo periodo vi è l’imperdibile Lettera a Babbo Natale! È giusto che ogni bambino possa scriverne una, o farsi aiutare ovviamente per dare forma ai propri sogni. Certo poi va spiegato e rispiegato che Babbo Natale magari non porta esattamente l’elenco della nostra lettera.. perché comunque ha tantissimi impegni e case in cui andare..ad ogni modo sta già iniziando a recuperare tantissimi regali. Tra i tanti regali che potete fare ai vostri piccoli vi suggeriamo: il sito Okoshop, un negozietto alle porte di Vicenza dove la saggia Francesca vi darà tantissimi suggerimenti! Se prenotate online potete chiamare il negozio se avete dubbi a riguardo! Anzi nella pagina date un occhio ai saldi…(tanti modelli di cucinette per bambini in legno per tutti gli stili! E non perdetevi le mitiche Bobux Soft Sole in offerta! Sappiamo che alcune di voi le stiano ordinando! Sono una garanzia per i primi passi in sicurezza dei piccoli! Pensate per il nido, la scuola materna e per casa! E poi tantissimi tipologie di giochi funzionali a seconda dell’età del vostro bambino. È stata davvero una scoperta preziosa! Ricordatevi di pensare a dei giochi intelligenti in grado di potenziare la creatività del bambino e del suo pensiero magico. Date la priorità a materiali grezzi come il legno, e a prodotti come giochi d’incastro, cucinetta come gioco imitativo, tappeto come spazio per fare le prime esperienze a terra, bicicletta senza pedali per prendere confidenza e equilibrio, una  tenda come esigenza di rifugio e di spazio in camera per sperimentare le prime forme di autonomia. In questo senso il Natale deve essere un momento di magia e atmosfera in grado di offrire ai bambini dei momenti di gioco profondo e di spensieratezza all’interno dei quali poter sperimentare nuove forme di divertimento con il supporto dei genitori ma anche in modo autonomo. Iniziamo a pensarci su!!!!!

 

 

 

Come fare a togliere il ciuccio..

Come fare a togliere il ciuccio?  Sappiamo quanta fatica si cela dietro alla fatidica domanda. Teniamo conto che il ciuccio per un bambino ha un valore simbolico universale e rappresenta un bisogno primario di consolazione molto importante. Detto ciò, se avete intenzione di toglierlo per vari motivi, preparate il piccolo per tempo onde evitare che diventi un gesto troppo forzato. Nella fase di preparazione, vi suggeriamo, ad esempio, di leggere insieme un libro che affronta questa tematica. Noi siamo affezionate al Ciuccio di Nina! ma ve ne sono anche altri. Provate inoltre a porre dei limiti chiari con un tono tranquillo ma deciso: “il ciuccio lo tiriamo fuori quando arriva la stanchezza o la nostalgia” per il resto proviamo a giocare insieme,forza!”. Una frase invece che sentiamo spesso da genitori o nonni e’: “togli il ciuccio se no non capisco”. Ecco non essere capiti non è un gesto rassicurante..per un bambino che sta iniziando a parlare e’ importante invece potersi esprimere senza essere corretti o giudicati. Provate ad inventare insieme un gioco o un rituale da fare per togliere il ciuccio e passare all’attività proposta. Non servono premi o regalini per togliere il ciuccio anche solo per poco! Deve essere un movimento naturale per favorire il piacere dell’interazione.

A proposito di lettura..

Il periodo estivo è un ottimo pretesto per dedicarsi alla lettura, e anche per i piccoli può essere uno stimolo nuovo, sfogliare un libro in autonomia e poi leggerlo insieme all’adulto. Leggere e’ un rituale che si apprende da piccoli e che si trasmette nel corso della crescita attraverso l’esempio concreto. Se in casa i genitori leggono sarà piu’ facile e immediato consolidare e approfondire il bisogno della lettura anche da grandi. Bisogna creare fin da piccoli uno spazio per la lettura, basta poco: un cesto di vimini, una mensola ad altezza bambino che gli consenta facilmente di prendere il libro e rimetterlo in modo autonomo. Il momento della “lettura”  deve servire anche come fase di contenimento rilassamento in cui il piccolo parla a modo suo e interpreta ciò che vede mentre i genitori sono impegnati in altre faccende domestiche ad esempio. MammeCheFatica collaborera’ con la Libreria dei Ragazzi di Milano (un punto di riferimento storico per insegnanti, educatori e genitori) con la quale condividiamo i consigli per una buona lettura estiva a seconda delle età dei vostri bambini!

A presto per nuove sorprese!

 

 

Bullismo:come prevenirlo

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  Come prevenire eventuali atti di bullismo? Come possono intervenire genitori ed insegnanti? Queste e altre sono le domande che ci fate in questi giorni, dove la cronaca ci riporta episodi tristi e desolanti di giovani bulli che deridono e […]

…continua… «Bullismo:come prevenirlo»

Il tuo bimbo non parla ancora?…

“Non parla ancora, come posso fare?” Sono numerose le email che riceviamo a questo proposito. In primo luogo diciamo sempre che ogni bambino, come del resto ognuno di noi, ha la sua storia e i suoi tempi. Inutile forzarlo o disperarsi piuttosto cercare e individuare le possibili cause e affrontarle insieme utilizzando gli strumenti giusti. La parola e l’atto di comunicare sono sempre il prodotto di una serie di meccanismi interni che vanno stimolati col tempo anche nei più piccoli attraverso il dialogo, la relazione, la lettura e le canzoncine ad esempio. Si tratta di gesti semplici che rappresentano un forte aiuto nel processo comunicativo.

La maggior parte delle volte è l’adulto che ripete e si sostituisce al bambino nel dialogo oppure storpia le parole (e la voce) insegnando e rinforzando al bambino diminutivi e termini non corretti. (“Vuoi la ciccia?!” per chiedere: “Vuoi la carne?”, tanto per fare un esempio). Quante volte anticipiamo la risposta del bambino (con la parola o con i gesti)?

Proviamo a stimolare i piccoli in modo corretto senza fretta e senza ansia da prestazione. Non guardiamo i figli degli altri ed evitiamo il classico paragone col fratello maggiore.

Approfittiamo della lunga estate per trascorrere del buon tempo con loro.

 

Me lo compri?….

“Me lo compri?! Ti prego, ti preghissimo..” è un’ altra frase che sentiamo spesso tra i bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni. Di solito si tratta sempre di gadget, sorpresine, giornalini o dolcetti. È interessante notare l’ atteggiamento di entrambe le parti: il bambino compie la sua richiesta e vince (la maggior parte delle volte) e di solito utilizza la tecnica dello sfinimento! Insiste talmente tanto che l’adulto finisce per accettare ed eseguire la richiesta. Mammechefatica invita i genitori a mediare e ogni tanto provare anche a dire: “No”, senza remore o sensi di colpa. Non si può sempre (semprissimo) volere tutto. Questo esercizio è importante anche per i bambini: abituati ad avere sempre TUTTO e subito sperimentano e allenano il senso della frustrazione e dell’attesa. Se fosse difficile o impensabile, provate ad andare per gradi come per tutte le cose. Non si tratta di essere cattivi o severi. Si tratta semplicemente di dare dei limiti e rispettare quanto stabilito, così facendo tutto avrà un nuovo sapore: come tutte le cose desiderate saranno ancora più belle!

Avanti tutta Parents!

Festa di Compleanno? Idee?! Leggete qui..

MammeCheFatica decide di rispondere con un post a tutte le mail che ci sono arrivate dal titolo: suggerimenti e idee per le feste!!!

Oggi e’ arrivato finalmente il momento di rispondere a tutti gli interessati… Per organizzare una buona festina o semplicemente una merenda speciale con un po’ di amici possiamo:

– Preparare gli inviti coinvolgendo il nostro bambino

-Recuperare addobbi a tema o creare ghirlande e festoni handmade

– Pensare a dei giochi semplici in grado di coinvolgere tutti i bambini dando un ruolo e un compito preciso ai bambini che non si sentono di partecipare in quel momento.

– Creare una buona atmosfera che sappia valorizzare la/il festeggiata/o senza escludere gli altri invitati

– Saper alternare dei giochi musicali e di movimento a dei giochi statici o una lettura animata

– Creare insieme un piccolo lavoretto o una caccia al tesoro

– Scartare alla fine i regali (altrimenti i piccoli si concentrano sui regali e non sull’attività) e ringraziare gli invitati con un piccolo pensiero: dei semini da piantare, delle bolle di sapone, un libretto…

-Preparare o pensare a dei dolci sani e gustosi che possono piacere ai bambini!

Poche cose ma buone e presentate con cura!

Noi prendiamo sempre tutto o quasi da Tiger!  Guardate se c’è anche nella vostra città’!

SAMSUNG

 

Nanna e non solo..

nannaMammeCheFatica scrive oggi qualche suggerimento per chi non è riuscito a partecipare agli incontri sulla Nanna tra Milano e Roma in questi giorni.

-Innanzitutto dobbiamo riuscire a trasmettere ai bambini (di conseguenza a noi) un senso di serenità e far capire loro che non si tratta di un problema. Quindi andare a nanna non deve essere concepito come una sfida e una lotta ogni sera. Andare a nanna deve essere vissuto come un piacere, come ad esempio giocare o mangiare.

-Imparare col tempo, senza fretta a tollerare il pianto del proprio bambino. Diciamo senza fretta, poiché si tratta di un esercizio e di un percorso lungo e difficile, ve lo garantiamo, ma necessario per permettere al piccolo di crescere e tollerare il senso di frustrazione.

– Non accorriamo subito in caso di pianto,offriamo loro uno spazio e un tempo per ‘cavarsela’ da soli.

– I bambini, anche se piccoli, percepiscono le nostre ansie e le nostre debolezze e  spesso se ne approfittano.

Proviamo a ragionarci su e vediamo cosa succede…aspettiamo racconti,impressioni, tattiche e critiche!

Buona Notte!!!! perché stiamo scrivendo il post alle 23.15!!!! e… grazie a tutti per aver partecipato ed esservi messi in discussione.

 

#MI – Le difficoltà della nanna: come trascorrere una notte serena

nannaEccoci ad un ciclo di incontri rivolti a Mamme e Papà su temi inerenti lo sviluppo dei bambini e le difficoltà che si possono riscontrare. Il primo appuntamento riguarda la nanna: come preparare i bambini fin da piccoli a stare nel loro lettino evitando così il passaggio nel lettone?

Marta (pedagogista) e Sara (psicologa infantile) di MammeCheFatica proveranno a rispondere a questa e altre domande, dando suggerimenti utili per ritrovare la tranquillità di una notte riposante.

Non perdetevi anche i prossimi appuntamenti a febbraio e a marzo su capricci e pappa!

 

Qual’è il vostro parco giochi preferito?

 

Qualche giorno fa una blogger conosciuta al MammaCheBlog 2013, Mary, ci chiede di aiutarla segnalandole il vostro parco giochi preferito. Diamo una mano a contribuire a questa bella iniziativa, MammeCheFatica ha già votato il suo parchetto preferito!!

“Mi presento: sono Mary, mamma di Riccardo e Alberto, abito a Reggio
Emilia e in questi mesi sto lavorando ad un’idea che mi è venuta
tempo fa a seguito di un viaggio tra Stati Uniti e Canada con bimbo al
seguito.I playgrounds, i nostri parchi giochi, che all’estero sono spesso
originali, segnalati e ben tenuti, nel nostro bellissimo paese
purtroppo sono spesso trascurati, anonimi, uguali gli uni agli altri e
non ci sono informazioni sul loro posizionamento o dotazione. Io credo
il parco giochi possa rappresentare una buona soluzione sia per fare
giocare il bambino quando è in viaggio con mamma e papà sia per dare
l’opportunità al bambino di giocare e al tempo stesso allenare
creatività, fisico, relazioni.. non c’è bisogno di trascorrere
un’intera giornata a Gardaland o in un mini club, spesso la soluzione
potrebbe essere dietro l’angolo. Il mio blog vuole raccogliere informazioni al momento mancanti (descrizioni, immagini,opinioni..) riguardanti i parchi giochi che esistono in Italia, in ogni paese o città che sia.Queste informazioni potrebbero essere utili a visitatori in viaggio con bambini e potrebbero chissà fare luce su questi luoghi importanti per la crescita dei nostri bambini ma spesso troppo poco curati e considerati”.