A Casa e al Nido: i bambini sono diversi

 

Perché a casa è ingestibile e al nido invece mi dicono che è andato tutto bene? Capita spesso che i genitori si trovino in una situazione simile vediamo il perché.  Intanto i bambini a casa sono diversi semplicemente perché sono con i genitori. Quindi percepiscono una certa libertà e possibilità di esternare certi atteggiamenti per i quali magari al nido non osano ancora. Quando sono a casa è come se rivendicassero la vostra esclusività per cui sarà difficile fare molte cose perché i piccoli vogliono stare a tutti i costi con voi. Se però li prepariamo nel tempo e gli facciamo capire che è possibile stare insieme facendo anche giochi e cose differenti allora comprendono meglio anche il vostro atteggiamento. Provate a casa ad allestire due zone una di gioco del piccolo e una vostra. Al nido anche solo per il fatto che vi sono più bambini ci sarà sempre qualcuno più vivace del vostro e poi è più facile distrarsi e perdersi tra le conquiste dei pari. I bambini hanno più da fare anche solo visivamente. Sono più impegnati nella vita comunitaria invece a casa sentono fin da piccolissimi che siamo lì a completa disposizione e questo non va sempre bene! È giusto che sentano che possiamo giocare insieme così come in modo autonomo ognuno come può per poi ritrovarsi e fare di nuovo un gioco e una canzone insieme o preparare la cena. 

 

Estate: togliere il ciuccio? Meglio salutarlo!

 

L’estate come dicevamo nei post precedenti è un’occasione per sperimentare tanti avvenimenti significativi nelle varie tappe di crescita. Se pensiamo ad un bambino/a di tre anni potremmo anche iniziare a pensare di salutare il ciuccio. Si esatto salutare è meglio che “togliere”. È un modo più gentile per aiutare il bambino anche in questa nuova separazione. Per gli adulti in generale si fa presto a togliere, ma poi bisogna fare i conti con le loro abitudini e i loro tempi. Quindi, come per il pannolino, predisponete la strada,create le giuste circostanze. E ricordate: quando si saluta un oggetto non si torna indietro. Per questo motivo suggeriamo caldamente di “stare sul tema” parecchio tempo, quello giusto affinché sia il bambino a salutare il ciuccio e non il contrario. A questo proposito c’è un vecchio libro sempre attuale “Il Ciuccio di Nina” Ed.- Il Castoro – che solitamente piace molto ai bambini. Il libro però è un piccolo aiuto ma non sostituisce il vostro lavoro di regia e di supporto in questa fase delicata.

Il bambino da queste tappe di crescita deve uscirne sicuro e meno frustrato possibile. 

Se la babysitter sta a casa e c’è anche il genitore

  • Come fare ad ottimizzare al meglio il tempo quando in casa arriva la Babysitter ma la figura genitoriale deve restare in casa a lavorare/fare altro? Come aiutare il bambino a fidarsi e quindi a stare con lei in modo sereno e naturale senza per questo doversi aggrappare (letteralmente) alla mamma/papà? Non è una dinamica scontata anche perché non è mai semplice rompere certi equilibri e vedere il bambino/i  piangere o comunque non sereno/i. Ai genitori suggeriamo:
  • di creare un’alleanza implicita con la nuova figura educativa, spiegando al bambino chi arriva/quanti giochi nuovi potranno fare insieme
  • di supportare prima e dopo l’arrivo della Babysitter raccontando ai piccoli come sarà divertente conoscere anche un’altra persona e mostrarle i giochi, la cameretta, la casa
  • Alla Babysitter: a seconda dell’età dei bambini è sempre utile proporre delle attività in grado di incuriosire e lasciare una memoria storica della nostra presenza
  • Presentatevi con bottigliette sonore per i piccoli, delle canzoncine, materiale di recupero per collage dai 24-36 mesi e oltre, sagome da colorare con varie tecniche e rotoli di carta igienica da trasformare, storie da leggere o inventare insieme ai vostri nuovi amici
  • Fidatevi: entrare nelle case con delle piccole idee creative è un modo per attirare l’attenzione dei bambini (giustamente anche diffidenti o non vogliosi di conoscervi e staccarsi dalle figure genitoriali) e nel contempo di offrire la massima sicurezza e fiducia al genitore che vi lascia ciò che di più caro ha al mondo. Se siete consapevoli di questo allora ogni nuova famiglia sarà una nuova avventura in grado di consolidare la vostra capacità senza perdere l’entusiasmo e la freschezza
  • Sarà di conseguenza più semplice accettare la presenza di un’estranea anche solo per il pomeriggio o la sera e anche il genitore stesso potrà veramente godere a pieno di questo tempo sfruttandolo al massimo altrimenti non nascondiamo che è veramente difficile mediare e se si sta col bambino la babysitter stessa è sprecata e risulta essere una presenza alquanto inutile…quindi parliamone sempre prima con lei per metterla nelle migliori condizioni e aiutarci ad aiutare il piccolo!

Inserimento al nido: come affrontarlo

Come affrontare al meglio l’inserimento al nido? Sappiamo bene che si tratta di un’avventura tanto emozionante quanto faticosa non solo per il piccolo ma anche per tutto l’entourage familiare. È importante cercare di vivere questa fase iniziale con la massima serenità senza far ricadere sul bambino le nostre ansie o perplessità (indipendentemente dal tipo di inserimento prescelto: tradizionale o svedese l’importante è seguire certe modalità che possano dare al bambino la giusta dose di fiducia e sicurezza).

  • datevi tempo: se i primi giorni fossero disastrosi non significa che in assoluto non è pronto e che il piano è fallito. Occorre tanto tempo prima di trovare stabilità e sicurezza in un nuovo ambiente
  • se a casa è molto insofferente e cerca sempre il vostro contatto anziché preoccuparsi offrite loro la possibilità di stare con voi: sarà la migliore soluzione per rassicurarli
  • evitate di fare paragoni con gli altri pari poiché ognuno ha davvero la sua storia e le sue esigenze specifiche
  • la mamma e il papà tornano sempre: nessuno viene abbandonato al nido
  • il nido diventera’ nel corso del tempo un posto piacevole dove fare nuove conquiste: ora invece può essere visto come luogo ancora pieno di minacce e insidie
  • valorizzare il nido anche a casa: raccontate l’esperienza di ogni giorno cercando di cantare la stessa canzoncina o di riproporre un medesimo gioco o attivita’
  • cercate di limitare le vostre aspettative e di seguire le indicazioni delle Educatrici che vi guideranno con la loro esperienza
  • prestate attenzione al momento del distacco: un forte forte abbraccio e via decisi (anche se sappiamo col cuore in gola e mille sensi di colpa..) anche se il piccolo fosse in lacrime è meglio piuttosto che posticipare o illudere il bambino di stare ancora con lui o peggio ancora non salutarlo per evitare che pianga
  • verbalizzare questo cambiamento in modo sereno e naturale:” dai che tra poco starai bene e poi non vorrai più uscire!” Un atteggiamento da parte nostra coerente e ottimista sarà di fondamentale importanza per condurre al meglio questo momento così intenso e delicato allo stesso tempo
  • Avanti Mamme & Papà tocca a voi!!!!

Tempo di relax e gioco in famiglia

 

Una serena settimana di Ferragosto a tutti, in particolare ai vostri bambini. Ovunque voi siate, via o a casa cercate di costruire dei bei momenti di gioco e di atmosfera con i bambini. Saranno poi questi ultimi a custodirne la memoria una volta cresciuti. Davvero a volte la felicità è dietro l’angolo, non c’è sempre bisogno di andare chissà dove. Talvolta una tenda in giardino come rifugio, una torta fatta insieme, una gita in piscina o una passeggiata fanno la differenza anche nel rapporto con i bambini stessi. Non a caso d’estate, con più tempo a disposizione, ritmi dilatati, anche i piccoli stanno meglio e si godono i genitori più rilassati e sereni. Sfruttate, laddove è possibile un po’ di natura, fa bene a tutti. Non pensate alla ripresa, alle lavatrici che si dovranno fare e al nuovo anno scolastico. Cercate di svuotare la mente, e concentrarvi su ciò che avete a disposizione. Fate scorta di momenti belli da conservare per l’inverno anche se sappiamo bene che i pensieri e i problemi non vanno di certo in vacanza..

Come affrontare le paure legate al water nei bambini

 

Torniamo a parlare delle paure legate al water nei bambini poiché è uno degli articoli più letti in assoluto, e in questo periodo immaginiamo collegato allo spannolinamento è davvero cliccatissimo. Intanto vi ringraziamo per la fiducia e per il passaparola continuo!  Se dovessimo spiegare come fare ad affrontare il tema delle paure legate al water proveremmo così:

  • intanto cerchiamo di ridimensionare e di fare capire al piccolo che tutto col tempo si può aggiustare e risolvere
  • mai negare il problema (dal loro punto di vista è un grande problema con cui fare i conti e confrontarsi) piuttosto dare loro i giusti strumenti per affrontare la paura e il timore di questo strano oggetto che è il water
  • raccontare che tutti noi ne abbiamo avuto un po’ paura può sempre essere incoraggiante
  • prenderci la giusta confidenza: andare in bagno, tirare l’acqua, pulire con una spugnetta, portare dei giochi è un modo ‘ per stare con il nemico’ e provare a diventare più disinvolti
  • quando il bambino si irrigidisce, piange,si oppone anche solo al pensiero di  andare in bagno non arrendetevi ma usate altre strategie: fateci andare un pupazzo al suo posto
  • fate in modo che il pupazzo stesso abbia un po’ paura e che sia il bambino a guidarlo e incoraggiarlo: “dai forza proviamo insieme,ci sono io qui con te”
  • non perdete troppo tempo nel sottolineare la troppa paura piuttosto dategli l’idea che va bene così, domani andra’ meglio, non fate pesare la vostra insoddisfazione
  • non parlatene troppo durante la giornata altrimenti rischia di diventare un’ ossessione invece deve essere un meccanismo del tutto naturale e non deve essere motivo di tensione e nervosismo anche tra i partner su come fare
  • provate a mettere in pratica questi piccolissimi suggerimenti vi garantiamo che con un buon  atteggiamento da parte nostra di adulti consapevoli anche il piccolo con più resistenze si lascerà andare non appena percepirà una forte fiducia nei suoi confronti e null’altro
  • Spesso avvertiamo troppa pesantezza e preoccupazione: trasformate questo passaggio in qualcosa di più divertente e coinvolgente e i bambini vi seguiranno anche in bagno!
  • sulla pag fb Mamme Che Fatica o su IG i nostri video su questi temi

 

Estate: puntate sull’autonomia

 

L’estate è la stagione perfetta per stimolare e aiutare il bambino “a fare da solo” per dirla alla Montessori. Gli stimoli possono essere offerti a qualsiasi età, senza forzature ma sempre sottoforma di gioco e di esperienza. Il bambino impara soprattutto dagli esempi che gli vengono forniti dai genitori e dagli adulti che ruotano attorno a loro. Cercate di non avere fretta almeno in questo periodo e di proporre loro piccole mansioni e cose da fare senza la volontà di sostituirsi a loro, ma supportandoli, anche solo con la voce e lo sguardo. Banalmente imparare ad infilare e sfilare una maglia, mettersi il docciaschiuma e lavarsi, migliorare e strutturare il linguaggio, mangiare con il proprio cucchiaino senza farsi imboccare o fare semplicemente quattro passi a piedi senza necessariamente ricorrere al passeggino sono solo miliardi di esempi quotidiani. Per i più grandi anche solo svolgere una commissione come pagare al bar un gelato o comprare dal fruttivendolo  può essere un gesto importante per sperimentare un po’ di autonomia. Basta veramente poco per tutte le età l’importante è intuire cosa possano avere bisogno e permettergli di sperimentare: condizione necessaria per crescere. 

Tempo per sé per ricaricarsi senza sensi di colpa

 

Per mantenere un certo equilibrio psicofisico è fondamentale sapersi ritagliare dei momenti e degli spazi per sé senza doversi giustificare e senza sensi di colpa verso i bambini: saranno felici anche loro nel poter ritrovare dei genitori sereni e disponibili a giocare e passare dal nascondino alla partita a shangai o tris a seconda dell’età. Sappiamo bene quanto è difficile per un genitore in particolare, avere del tempo a disposizione..ma si tratta di un impegno verso sé stessi e gli altri per poter ritrovare un po’ di energia e di disponibilità a giocare con entusiasmo con i propri bambini e poterli osservare con la giusta distanza. Coltivare un hobby,una vecchia passione accantonata, l’attività fisica, una passeggiata, una piega, un gelato,una telefonata: qualsiasi cosa vi faccia stare bene e recuperare un po’ di tranquillità e serenità da poter riportare anche a casa. Non e’ facile per la figura materna sganciarsi senza sensi di colpa soprattutto quando i bambini sono molto piccoli ma si tratta di un esercizio di autonomia e di sintonizzazione con sé stessi fondamentale per poter stare bene con gli altri e trovare un proprio equilibrio pensando a tutti i momenti in cui si viene assorbiti e coinvolti dai bisogni dei piccoli mettendo da parte i propri.

 

Auguri a Tutti i Papà!

Auguri davvero a Tutti i Papà di ogni tipo e modello di Famiglia. Ci auguriamo possiate essere dei papà presenti, giocosi ma nel contempo dispensatori di regole e norme per consentire al bambino un primo sguardo sul mondo e iniziare a farsi così una prima idea. Papà presenti, per proporre ma anche per ascoltare e osservare il processo di crescita dei piccoli. Papà in grado di mettersi in gioco,di stringere alleanze e compromessi ma anche di rivedersi e rivedere la propria infanzia e le proprie origini. Papà che trasmettono e promuovono una cultura del rispetto delle Donne e della figura femminile, Papà in grado di sostenere il partner e di fare senso di squadra. Perché anche se i papà non allattano sanno fare una miriade di cose: ma ovvio va offerto loro spazio e soprattutto fiducia. Ad esempio: sapete che belle storie che inventano o che leggono?! Provate!

Di seguito alcuni libri a tema come ci avete richiesto per celebrare la funzione paterna:

  • “Ci pensa il tuo papà” ed. Babalibri
  • “La bambina con due Papà” ed. De Agostini
  • ” Ti voglio bene papà” ed.Mondadori
  • ” Chiedimi cosa ti piace” ed. De Agostini

 

Diamoci un obiettivo estivo…

L’estate, anche se molto strana quest’anno, ormai è arrivata e con essa anche il caldo, la stanchezza, la mascherina ecc. Nonostante tutto suggeriamo di provare a darsi un obiettivo estivo da affrontare con i vostri bambini. Potrebbe essere utile dato il periodo pieno di incertezze e timori provare a lavorare insieme su un piccolo obiettivo che deciderete in base all’età e alle potenzialità. Sarà un modo per rafforzare la relazione e trascorrere del buon tempo insieme senza la tipica frenesia che ci contraddistingue ovunque sarete! Costruire un rituale sarà un espediente utile per ritrovarsi e trovare un momento per stare insieme e impegnarsi in quell’attività…   Ad esempio:

  • concentrarsi sulla lettura di storie ad alta voce (anche con bambini molto piccoli)
  • cantare insieme
  • passaggio dal pannolino al water (trovate tanti post in merito!)
  • maggior autonomia nei movimenti
  • giocare e costruire un rifugio insieme
  • inventare cacce al tesoro
  • esercizi di prescrittura con la sabbia al mare
  • provare a cucire o ricamare: è un ottimo esercizio antico che affina la capacità di concentrazione (nell’immaginario collettivo si crede che i bambini di 5/6 anni non siano capaci..e invece vi stupiranno!)
  • Dipingere un vecchio lenzuolo insieme
  • Riordinare: aprire e svuotare cassetti o mensole piene di giochi talvolta dimenticati piace sempre ai bambini!